Ultimate – Imparare il fair play con il frisbee
Materiali per la didattica
Ultimate – Imparare il fair play con il frisbee
Negli anni Cinquanta alcuni studenti americani inventarono un passatempo che consisteva nel lanciarsi reciprocamente un vassoio che la pasticceria Frisbie usava come sotto torta. Il gioco ebbe un tale successo che, alla fine degli anni Sessanta, se ne codificarono le regole: era nato un nuovo sport, l’ultimate frisbee, poi chiamato semplicemente ultimate, poiché «frisbee», in quanto marchio registrato dalla ditta Wham-O, che per prima produsse e mise sul mercato il disco di plastica con questo nome, non poteva essere più utilizzato.
L’ultimate è un gioco di invasione di campo in cui due squadre di 7 giocatori ciascuna si contendono un frisbee con l’obiettivo di fare meta. La squadra attaccante deve far avanzare il frisbee fin dentro all’area di meta avversaria, senza mai farlo cadere a terra: così guadagna un punto.
Caratteristica fondamentale di questo sport è il cosiddetto «spirito del gioco»: tutte le controversie che nascono in campo devono essere risolte dai giocatori stessi, perché non esiste un arbitro di gioco. Ciò significa che questo sport, dal punto di vista didattico, stimola il fair play, incentivando ogni giocatore ad assumersi le responsabilità delle proprie azioni.
Nel link in basso potete scaricare la griglia di osservazione dell’Ultimate, tratta dalle Risorse per l’insegnante di Competenze motorie, uno strumento che consente di valutare per ogni studente lanci, rispetto del fair play e della logica di gioco di questo sport.