La medicina dello sport
La medicina dello sport è una branca della scienza medica che ha lo scopo di studiare i fenomeni d’interesse medico collegati con le attività sportive. Orientata inizialmente alle occorrenze d’ordine traumatologico e chirurgico degli sport più diffusi (calcio, sci, rugby, ecc.), ha poi esteso i propri interessi allo studio dei seguenti problemi:
- aspetti fisiologici e biochimici dell’allenamento, dello sforzo e della riabilitazione dopo un infortunio.
- cura psicofisica degli atleti.
- ricerca e studio dei fabbisogni alimentari connessi all’attività sportiva.
- ricerca dei metodi diagnostici rivolti a svelare l’uso di sostanze stupefacenti e il ricorso al doping.
Grande importanza per la medicina dello sport hanno oggi acquisito la scienza della nutrizione e lo studio del metabolismo applicato all’esercizio fisico: vengono allestiti regimi personalizzati che tengono conto delle esigenze nutrizionali nei vari momenti del programma di allenamento.
Inoltre, oggi, la medicina dello sport è in grado di determinare modificazioni funzionali e morfologiche a carico di organi e apparati del fisico di un atleta sotto sforzo; oltre all’impatto osteo-muscolare, infatti, l’attività fisica sollecita l’apparato respiratorio e quello cardiovascolare. Il corpo accresce le richieste ventilatorie e di consumo di ossigeno, il cuore aumenta le sue dimensioni e aumenta di calibro il circolo coronarico.
La valutazione dello stato di salute e dell’idoneità fisica di un soggetto che voglia praticare attività sportiva rientra tra gli obiettivi della medicina dello sport; il fine è la tutela dell’atleta e la limitazione dell’esposizione a rischi per la sua salute, in presenza, soprattutto, di patologie già esistenti.
La medicina dello sport è una medicina di tipo preventivo, a cui ogni soggetto che pratica attività dovrebbe essere abituato; è sempre fondamentale, soprattutto in età giovanile e dopo i 35-40 anni, valutare la condizione fisica di un soggetto determinando migliori modalità di allenamento, riposo, prevenzione infortuni. Ad un atleta giovane, fino a 18 anni d’età, è importante fornire le indicazioni più corrette per la pratica sportiva, nonché tutti quei consigli inerenti l’alimentazione e la cura delle patologie ad insorgenza giovanile (eccesso ponderale, scoliosi, piede piatto o cavo, ecc.); se l’atleta è un adulto che non ha mai fatto sport o lo riprende dopo anni di inattività, sarà necessario che riceva indicazioni relative al tipo di pratica sportiva a cui può sottoporsi senza rischi.
Per saperne di più scarica il file con le norme per la tutela sanitaria dell’attività sportiva agonistica [file .zip - 58 kb]