Vettel primo in Australia. Ritorno di fiamma
Senza Verstappen, squalificato, il gioco si complicava per Mercedes. Ma in quella scuderia si confidava nella tecnica sovrana. È bastato, tuttavia, aggiungere il traffico trovato dall’indispettito Hamilton al rientro per ribaltare le floride aspettative degli inglesi. La prima vittoria della Ferrari è arrivata così, al di là dei centesimi e del rinnovamento dal profondo apportato dall’arrivo del direttore tecnico di scuderia, lo svizzero naturalizzato italiano Mattia Binotto (classe 1969). Questo dopo una stagione 2016 molto dura.
Ma passiamo alle dichiarazioni, per vedere il profilo concreto della vittoria Ecco l’entusiasmo contenuto e compassato di Vettel, che si è espresso significativamente anche in italiano dopo solo due anni alla guida della rossa: «È stato un grande giorno per noi. La squadra ha lavorato duro in pista così come in sede. E’ una sensazione bellissima. Gli ultimi mesi sono stati molto intensi, è stato difficile prendere il giusto ritmo. Ma è solo l’inizio e c’è molto lavoro da fare. È fantastico vedere la gente sorridere. Ora dobbiamo solo resettare tutto e poi andremo in Cina e cercheremo di fare un buon lavoro».
Molto più raccolto, invece, Raikonnen: «Nella prima parte di gara ho faticato un po’ con le gomme Ultrasoft, ma una volta montate le Soft la macchina si è comportata davvero bene. La maggior parte del tempo ho cercato di risparmiare carburante, ma quando forzavo il ritmo la macchina era veloce e avevo un ottimo feeling. Sono un po’ deluso per il quarto posto, ma abbiamo portato a casa qualche punto e la vittoria di Seb è un grande risultato per tutta la squadra. Partiamo da qui, con un buon pacchetto, e sappiamo cosa fare per migliorare la macchina».
Chiudiamo allora con le parole del regista dell’operazione Melbourne, riuscita con successo: «Il GP si è giocato tutto al cambio gomme: in quel momento avevamo probabilmente un degrado di pneumatici migliore dei nostri avversari a fine stint, e questo ci ha permesso di restare in pista più a lungo. Da lì in avanti si è trattato di portare a casa il risultato dal punto di vista dell’affidabilità. Seb ha fatto un lavoro egregio, la gara di Kimi è stata certo più complicata, anche perché partiva da una posizione in griglia meno vantaggiosa [quarto posto, ndr]. Ha saputo comunque mantenere questa posizione fino al traguardo e i tempi sul giro nell’ultima parte di gara dimostrano il suo valore».
Facciamo i migliori auguri al team rinnovato, certi che l’inizio felice infonda la sicurezza e la calma necessarie per gestire le prossime situazioni da campioni.
[Andrea Bianchi]