Unplugged, un programma contro il fumo
Oggi in Italia uno studente su cinque, in età compresa tra i 13 ed i 15 anni, fuma. Rispetto a sei anni fa il dato è aumentato dal dal 20,7 % al 23,4 %. Per provare ad arrestare il fenomeno nasce UNPLUGGED, un programma promosso dall’Unione Europea e coordinato in Italia tramite l'Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze della Regione Piemonte.
Il programma è stato portato avanti per combattere sul piano sociale il fumo, mentre distogliere dall’assunzione di cannabis, o addirittura di alcol, è un obiettivo (per ora) lontano. È stato rilevato che gli studenti in età di scuola media che incominciano a fumare lo fanno per “mantenersi al passo” con il gruppo, o magari con i fidanzatini. Quel che è più importante, se incominciano a fumare e appartengono a famiglie fumatrici, è che tendono quasi sempre a sottostimare il numero di chi non ha questo “vizietto”. E così a fare orecchie da mercante.
Lasciare la scuola elementare è un passaggio molto delicato. L’inizio della scuola media, infatti, comporta vari riti di iniziazione sociali: tra questi, sicuramente, il fumo è tra i principali. Queste conclusioni, sebbene alquanto astratte, devono essere portate nel mondo pratico dagli stessi insegnanti interni. Quando, infatti, negli USA, sono stati coinvolti esperti esterni alle classi, i risultati sono mancati quasi del tutto. I ragazzi americani si sentivano come sotto la lente dell’esperto e non erano sufficientemente collaborativi. Cosa fondamentale, invece, in questo tipo di programmi.
Come sono stati raggiunti risultati di rilievo in Italia? Con l’adozione del modello anglosassone della pratica “oratoria”. Gli studenti dovevano persuadersi a vicenda della bontà e, allo stesso tempo, della malvagità del fumo. Per fare questo, si divideva una classe in tre gruppi: il primo attaccava il fumo, il secondo lo difendeva (e calandosi in un contesto pratico, impersonava una fabbrica di sigarette), mentre un terzo gruppo era chiamato a giudicare chi avesse più o meno “torto”. Un esercizio “aperto”, quindi, e volto a far crescere armonicamente gli studenti. In questo modo, anche chi non fuma è portato a riflettere sulle implicazioni delle sue decisioni ed è reso più consapevole e sicuro di se stesso.