Tamberi, l'oro dopo un incubo lungo 29 mesi
Impresa epica, che mostra al mondo il suo carattere incredibile: c'è la gara, la vittoria, certo. Ma soprattutto c'è l'ostinazione. Il recupero. La voglia di non mollare mai.
Il finanziere domina e lo fa a modo suo: coinvolgendo il pubblico, con tanto di asciugamano-kilt di nuovo indossato intorno alla vita, come nella qualificazione di venerdì.
Ride, scherza, eppure la strada per tornare alla forma perfetta è stata lunga e faticosissima: «Ho passato due anni e mezzo impossibili tra frustrazioni e lacrime». Il salto mortale sul materasso di Glasgow a vittoria acquisita celebra ben più dei 2 metri e 32 saltati al primo tentativo, più del successo in questa manifestazione. Qui inizia la seconda parte della carriera del ragazzo che fa saltare gli stadi, del tizio con la barba a metà che adora tutti i matti dello sport e gioca con il pubblico e si fa ossessionare dalle diete estenuanti e dalle misure importanti, senza mai rimanere incastrato nei propri sogni.
Il 2,39 fatto prima del crac alla caviglia tornerà a essere un numero da superare, però adesso Tamberi aveva un patto con i sui tifosi e l’ha rispettato. Come era già successo cinque mesi fa, ha chiesto la partecipazione popolare: «Se riesco a vincere voi ricondividete il video del salto. Fly or die» che è poi la sua filosofia di vita.
L’obiettivo dei prossimi mesi sarà confermarsi nelle gare all’aperto, cioè le più importanti della stagione: i Mondiali si disputeranno a Doha, in Qatar, dal 27 settembre al 6 ottobre. «"Prometto che continuo a vincere...», ha detto in conferenza stampa. E noi gli crediamo!