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Schiavone, fine di una carriera da sogno


Francesca Schiavone, con il trionfo al Roland Garros del 2010, è stata la prima azzurra ad aver vinto un torneo del Grande Slam nel singolare che, insieme allo US Open 2015 di Flavia Pennetta, è la vittoria più prestigiosa per il nostro tennis in rosa. In totale la leonessa ha trionfato in 8 singolari e 7 doppi.

Tanti sono i record battuti: è stata la prima giocatrice italiana - il 6 ottobre del 2003 - a superare la soglia delle top 20 in classifica WTA, interrompendo il "regno" di Silvia Farina Elia, che durava da metà degli Anni Novanta. Nel gennaio del 2006 è stata numero 11 della classifica WTA. Il 7 giugno 2010 è entrata per la prima volta nelle top ten, al numero 6. Il 31 gennaio del 2011 ha raggiunto la sua miglior posizione in carriera, arrivando fino alla posizione n. 4. Mai nessuna azzurra è salita così in alto nel ranking.

Prima di lei Flavia Pennetta era stata la prima giocatrice italiana a sfondare il muro delle “prime dieci” il 17 agosto del 2009 andando ad occupare la decima posizione.

Ma entriamo nello specifico di quella che è stata una carriera senza dubbio straordinaria.

Francesca ha ottenuto i primi titoli ITF tra il 1998 ed il 2000, anno in cui è stata finalista nel WTA di Tashkent. Ma è dal 2001 che ha cominciato a mettersi in evidenza, con i quarti di finale al Roland Garros, la semifinale ad Auckland ed i cinque piazzamenti nei quarti nel circuito Wta che l'hanno lanciata nelle Top 50. Nel 2002 ecco l'esordio in azzurro nella nazionale di Fed Cup in occasione delle finali che videro l'Italia tra le quattro protagoniste alle Canarie, ed ancora gli ottavi agli Us Open ed il 3° turno agli Australian Open ed al Roland Garros. Proprio con l'Italia, è arrivato il primo trionfo in Fed Cup nel 2006, seguito l'anno seguente dal suo primo titolo WTA a Bad Gastein. Nel 2009 ha vinto la sua seconda Fed Cup con la maglia azzurra ed a Mosca il secondo titolo Wta in carriera.

Verso il compimento dei 30 anni l'esplosione: nel 2010 a Barcellona conquista il suo terzo titolo Wta e soprattutto ha trionfa al Roland Garros conquistando il suo primo titolo Slam (prima giocatrice italiana nella storia a riuscire nell’impresa). Dopo il passo falso di Wimbledon Francesca è tornata protagonista a Flushing Meadows dove ha raggiunto i quarti eguagliando la sua miglior prestazione a New York, datata 2003. In chiusura di stagione altre due grosse soddisfazioni: la partecipazione ai Wta Championships - con il primo match di sempre al Masters vinto da un’azzurra (contro la Dementieva) - e la terza Fed Cup in cinque anni conquistata a San Diego contro gli Stati Uniti.

Nel 2011 giunge ai quarti degli Australian Open: grazie al risultato di Melbourne diventa l’unica italiana a poter vantare almeno i quarti in tutte e quattro le prove dello Slam. A fine gennaio sale al numero 4 del ranking WTA, e arriva in finale a Parigi, cedendo solo alla cinese Li Na. Nel 2012 arriva un altro titolo WTA, a Strasburgo dove batte in finale la Cornet, mentre l'anno dopo vince a Marrakech. Gli ultimi squilli sono il torneo di Rio de Janeiro nel 2016 e quello di Bogotà l'anno scorso, non prima di un'ultima apparizione con l'amata maglia azzurra, quando sconfigge la Schmiedlova in un match di Fed Cup contro la Slovacchia.

Campionessa vera, campionessa felice. Ha già un’idea sul suo futuro: «Voglio allenare, sto già allenando da alcuni mesi, stimolante vedere tanti ragazzi che vogliono imparare»; e aggiunge: «Dico addio al tennis con tutto il mio cuore. Avevo due sogni nella mia carriera: vincere il Roland Garros e diventare una Top 10. Li ho realizzati e sono davvero felice».

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