Rio, la carica azzurra
Inizia il nostro diario dedicato alle Olimpiadi di Rio, che verrà aggiornato ogni qualvolta un nostro atleta riuscirà a conquistare una medaglia; obiettivo, rimanere nella top ten dello sport mondiale, con l'asticella delle medaglie fissata dallo stesso numero 1 del Coni, Giovanni Malagò, a quota 25.
Con una delegazione che può contare su 309 atleti (165 uomini e 144 donne, dato aggiornatissimo con l'ammissione dell'otto e del doppio PL femminile nel canottaggio) in 28 discipline diverse (battuto il record di Londra 2012 quando gli azzurri furono 291, l'obiettivo è fattibile: nelle ultime cinque edizioni dei Giochi, da Atlanta 1996 a Londra 2012, l'Italia è sempre rimasta sopra le 25 medaglie (ben 35 nei Giochi del Centenario, negli Usa), e quattro anni fa è tornata a casa con 28 medaglie complessive di cui 8 del metallo più pregiato.
Le speranze più forti sono affidate ai nuotatori, in particolar modo Gregorio Paltrinieri, Gabriele Detti e Federica Pellegrini, ai tuffi con Tania Cagnotto, al ciclismo con il duo duo Aru-Nibali e ai tiratori Jessica Rossi, Chiara Cainero, Giovanni Pellielo e Massimo Fabbrizi. Ma, come sempre, sarà probabilmente la scherma a regalare il maggior numero di medaglie: se a Londra furono 7 (con 3 ori), quest'anno - essendo state eliminate le prove a squadre di fioretto femminile e di sciabola maschile, le chance di medaglia saranno affidate a Arianna Errigo ed Elisa Di Francisca nel fioretto femminile, senza tralasciare la prove individuale e a squadre di fioretto maschile, Enrico Garozzo e gli spadisti, la bi-campionessa del mondo Rossella Fiamingo, Aldo Montano e Diego Occhiuzzi.
Le sorprese sono possibili; nella ginnastica artisica potrebbe essere confermato il bronzo di Londra, mentre in quella ritmica Vanessa Ferrari è carica e potrebbe raggiungere il podio; nel judo attenti a Odette Giuffrida e Edwige Gwend. Nel pentathlon moderno Riccardo De Luca può dire la sua. Per quanto riguarda la pallavolo tutto può succedere: se i ragazzi possono ambire al gradino più basso del podio, più difficile appare il sogno di medaglia per le ragazze. Nel beach volley, l'impresa storica di conquistare una medaglia potrebbe essere alla portata delle coppie maschili formate da Lupo-Nicolai e Ranghieri-Carambula, stabilmente nel gotha internazionale.
Le note dolenti provengono come sempre dall'atletica, le cui speranze erano affidate ad Alex Schwarzer sui 50 km di marcia e a Gianmarco Tamberi nel salto in alto; il primo è stato trovato nuovamente positivo al doping, il secondo ha rimediato un infortunio nell'ultimo salto del meeting Iaaf monegasco e quindi impossibilitato a realizzare la tripletta dopo gli ori vinti quest'anno ai Mondiali indoor e agli Europei di Amsterdam. Tiferemo tutti per Libania Grenot.