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Ricominciare a correre


L’ingresso all’università segna per molti ragazzi e ragazze l’abbandono dell’attività sportiva: le federazioni hanno infatti registrato dei veri e propri vuoti di iscrizioni nella fascia di età che va dai 19 ai 25 anni, a dimostrazione del fatto che chi fa sport prima di entrare all’università non continua, mentre, chi non lo faceva, non inizia una volta entrato all’ateneo. 



Perché smettiamo di correre?

I motivi sono molteplici, primo fra tutti il poco tempo a disposizione degli studenti, la maggior parte dei quali è composta da pendolari che trascorrono circa due o tre ore al giorno su treni o autobus.

 

Inoltre, molti ragazzi sono costretti a lavorare per mantenersi agli studi o per contribuire alle spese che la propria famiglia affronta per permettere loro di frequentare l’università; non è difficile immaginare che fra lezioni, seminari, esami, lavoro, spostamenti quotidiani, il tempo da dedicare allo sport rimanga ben poco.

 

Ma anche quando ci sono le condizioni favorevoli per dedicarsi allo sport, gli atenei non propongono offerte allettanti o, quanto meno, adeguate ai tempi. Niente a che vedere con ciò che accade nelle università americane o europee, che propongono le attività sportive con la stessa dignità di quelle didattiche, risultato di una vera e propria cultura dello sport che non si riscontra nel nostro paese. 



Le regole per ricominciare

 

Senza pretendere di diventare maratoneti (e comunque non è mai detto!) è possibile raggiungere un buon risultato nel giro di poche settimane. L’importante è incrementare gradualmente i minuti e i chilometri di corsa, in modo da non avere un impatto troppo forte dal punto di vista muscolo-scheletrico e cardiovascolare (vedi tabella e destra).

 

Un allenamento adeguato richiede una frequenza di circa tre volte alla settimana, alternando sedute impegnative ad altre più blande: imporsi pochi minuti, per esempio quindici, la prima settimana di allenamento, per poi aumentare di circa cinque minuti la successiva, intervallando la corsa con  momenti di riposo attivo camminando a ritmo sostenuto, porterà ad un’agilità tale da arrivare a percorrere chilometri insperati. Trovare poi un amico con cui condividere l’allenamento sicuramente aiuterà ad essere più motivati e a scacciare l’idea di desistere troppo in fretta.


Da 0 a 30

 

La corsa è un’attività che permette molteplici approcci; ogni volta è possibile decidere la distanza, l’andatura, la durata delle soste, la ripetizione di eventuali scatti. Ipotizzando di iniziare un allenamento di running da zero, per arrivare a corre per 30 minuti in 4 settimane, potremmo decidere di seguire questo schema:

 

 

Settimana 1 Forza
Giorno 1
1 min. di corsa, 1 min. di camminata. Ripetere per 10.
Giorno 2
2 min. di corsa, 2 min. di camminata. Ripetere per 8.
Giorno 3 5 min. di corsa, 1 min. di camminata. Ripetere per 6.
Settimana 2 Forza
Giorno 1
4 min. di corsa, 4 min. di camminata. Ripetere per 3
Giorno 2
6 min. di corsa, 4 min. di camminata. Ripetere per 3.
Giorno 3 8 min. di corsa, 2 min. di camminata. Ripetere per 3.
Settimana 3 Forza
Giorno 1
10 min. di corsa, 2 min. di camminata. Ripetere per 2.
Giorno 2
12 min. di corsa, 2 min. di camminata. Ripetere per 2.
Giorno 3 15 min. di corsa, 1 min. di camminata. Ripetere per 2
Settimana 4 Forza
Giorno 1
15 min. di corsa, 2 min. di camminata. Ripetere per 2.
Giorno 2
15 min. di corsa, 2 min. di camminata. Ripetere per 2.
Giorno 3
30 min. di corsa, 1 min. di camminata.

 


Benefici della corsa


Una corsa cadenzata e controllata accompagnata da una respirazione regolare apporta benefici alla circolazione venosa degli arti inferiori, riattivando la contrazione muscolare. Anche la camminata svolge la stessa benefica funzione, ancora più salutare se praticata in acqua, che compie una compressione ed un massaggio naturale, sollevando le articolazioni dai forti impatti.

 

Importanti, in questo senso, le calzature indossate: devono essere scelte in modo che siano in grado di proteggere il piede assorbendo il microtrauma che occorre ogni volta che si appoggia sul terreno. La scelta delle scarpe deve essere ponderata anche in base al terreno su cui effettueremo l’allenamento: in palestra, sull’asfalto, su sterrato o altri terreni (erba, sentieri di montagna, bagnasciuga marino); fatevi aiutare dai commessi dei negozi specializzati.

 

La corsa, sport dinamico, a differenza di sport statici come la pallavolo, il tennis, il canottaggio o il sollevamento pesi, non sovraccarica il sistema venoso degli arti inferiori e non blocca le articolazioni. Motivo in più per dedicarsi a questa semplice attività sportiva.

 

La continuità è l’arma vincente di chi punta l’allenamento sulla corsa; correndo tre volte alla settimana, per esempio, la condizione fisica è facilmente mantenibile. Una corsa di 30 minuti a giorni alterni è ideale per mantenere una forma ideale: in 30 minuti di allenamento alla velocità di circa 10 km all’ora è possibile bruciare almeno 300 calorie.

 

Armati di cardiofrequenziemetro l’ideale è correre al 65% della propria frequenza cardiaca (sotto sforzo). Per il resto, la corsa è adatta a tutti: magri, grassi, ventenni, sessantenni, uomini e donne. Non è mai troppo tardi per tornare in pista, anche se si tratta semplicemente del parco sotto casa!

 

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