Ranieri, dalla storia all'esonero
La favola del Leicester si è conclusa pochi giorni fa, ricordando a tutti che nel calcio, in realtà, le favole non esistono. Claudio Ranieri, il tecnico protagonista della fantastica cavalcata della scorsa stagione in cui ha condotto una squadra di provincia alla vittoria della Premier per la prima volta nella sua storia, è stato esonerato, e i giorni successivi sono stati ricchi di emozioni e testimonianze di solidaroetà.
Appena il 7 febbraio scorso, nel pieno di una situazione diventata pesantissima e con un'aria divenuta ormai irrespirabile nello spogliatoio (dove si era creata una fronda di giocatori anti-tecnico), la proprietà del Leicester aveva deciso di blindare la posizione di Ranieri, pubblicando un comunicato. 15 giorno dopo l'addio: «Questa sera il Leicester City Football Club ha sciolto il rapporto con il suo allenatore della prima squadra Claudio Ranieri. Claudio è stato chiamato ad essere il manager del Leicester nel luglio 2015, e ha portato le Foxes a raggiungere il più grande trionfo nei 133 anni di storia del club quando la scorsa stagione siamo stati incoronati, per la prima volta, campioni d'Inghilterra. Il profilo di Claudio Ranieri è senza dubbio quello del tecnico di maggior successo di tutti i tempi del Leicester. Tuttavia, i risultati raccolti quest'anno nella stagione in corso hanno posto il club campione di Premier in una situazione di pericolo, e per questo motivo il Consiglio a malincuore ha ritenuto che un cambio della guida tecnica, che sicuramente è doloroso, sia necessario per il più alto interesse del club».
Fatale al tecnico romano il disastroso rendimento delle Foxes nel 2017, un solo punto in sei gare di campionato, il quartultimo posto in classifica ad una sola lunghezza dalla retrocessione. Numeri impietosi: senza reti in campionato da oltre 10 ore, come nessun'altra squadra del calcio professionistico inglese. Una caduta libera senza fine, nonostante la quale però solo la settimana scorsa la proprietà thailandese aveva espresso "la propria incondizionata fiducia" al tecnico romano.
All'esonero sono seguiti tantissimi messaggi di solidarietà. Tra questi riprotiamo le parole di Mourinho: «Sorridi amico, hai fatto storia». quelle di Allegri «Purtroppo questo è il nostro mestiere ma lui ne esce comunque da vincitore: è fuori dalla lotta per la retrocessione e ha ottenuto un buon risultato con il Siviglia in Champions», di Mancini «Mi dispiace per il mio amico Ranieri. Rimarrà nella storia del Leicester, nella memoria dei tifosi del Leicester e degli amanti del calcio!" e Conte «Sono molto triste, mi dispiace perché prima di tutto Ranieri è un amico, un vero gentiluomo e un bravo manager. Non l'ho ancora chiamato perché immagino il momento che sta attraversando. Ma senza dubbio lo sentirò nei prossimi giorni. Quella del Leicester è stata una decisione davvero dura».
Nel frattempo - il calcio è davvero strano - con una doppietta di Vardy, e il di Drinkwater, il Leicester City contro il Liverpool in una sola sera mette a segno lo stesso numero di gol realizzati nei precedenti 810 minuti in campo. Le Foxes trovano così ossigeno prezioso in una serata da brividi: il pubblico celebra infatti Ranieri mentre la squadra - ora guidata da Craig Shakespeare e Mike Stowell - torna improvvisamente a giocare. Sorride quindi la proprietà tailandese – presente al completo in tribuna –, sorridono i tifosi – totalmente schierati dalla parte di Claudio Ranieri, come dimostra il tributo di tutto lo stadio al minuto 65 (nel tweet) – e piange invece Jurgen Klopp, che dal 31 dicembre – giorno del successo sul Manchester City – a oggi, ha collezionato un totale di sei – dicasi sei! – punti in classifica. Roba da retrocessione, altro che Champions League.