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Materiale Didattico

Primavera: tempo di pattinare!


I pattini
Ci sono due tipologie di pattini da utilizzare per poter pattinare in città o in qualunque altro luogo non adibito appositamente per questo sport e questi sono i pattini a rotelle (o quad) e i pattini in linea (o roller). I pattini a rotelle sono quelli utilizzati per il pattinaggio artistico e sono formati da uno stivaletto sotto al quale è fissato un telaio che a sua volta sostiene quattro ruote, due interne e due esterne, grazie alle quali il pattinatore può cambiare direzione spostando il peso del corpo su una parte o sull’altra del piede e orientando gli arti, e un freno di forma rotonda posto nella punta estrema, che serve a decelerare e a diminuire la velocità. Per utilizzare questi pattini nel modo più agevole è necessario individuare e scegliere la misura giusta: lo stivaletto infatti deve aderire perfettamente al piede, senza che questo abbia la possibilità di muoversi, altrimenti il moto potrebbe essere poco agevole e l’equilibrio compromesso.

L’allacciatura di questo tipo di pattino è molto importante, un’allacciatura scorretta può infatti pregiudicare l’intera attività, la legatura consigliata è quella a spiga di pesce, che permette allo scarponcino di avvolgere il piede, favorisce l’aderenza senza però fare eccessiva pressione sul collo del piede. I pattini in linea sono sicuramente quelli più utilizzati per il pattinaggio urbano, soprattutto per la loro maggiore facilità di utilizzo rispetto ai pattini a rotelle. Sono formati da uno stivaletto (o scafo), che è l’elemento che contiene la scarpetta nella quale infilare il piede, e da un telaio fissato sotto lo scafo, dove sono attaccate quattro rotelle in linea, sulle quali il pattinatore deve imparare fin da subito a ondeggiare alternando piede destro e sinistro per favorire la spinta in avanti.

Il freno non è sempre previsto in questo genere di pattini, ma in caso positivo è presente solo nel pattino destro, legato all’estremità del telaio, in modo che per frenare si debba alzare il piede facendo peso sul tallone. In ogni caso, per non prendere troppa velocità e non rischiare di investire gli ignari pedoni, sarà sufficiente non fare traiettorie rettilinee. Come già accadeva per gli altri pattini, l’allacciatura è molto importante ma anche più semplice: il roller è infatti dotato di un cinturino, ovvero una striscia inclinata a 45 gradi, solitamente fissata con del velcro, che ha la funzione di distribuire in modo uniforme lo sforzo tra la scarpetta vera e propria e il gambaletto e favorire il movimento senza la necessita di allacciare completamente il cinturino e fare quindi eccessiva pressione sul collo del piede.

I luoghi
Non esistono luoghi specifici dover poter o meno praticare il pattinaggio all’aria aperta, basta soltanto seguire alcune norme a portata di buon senso. È preferibile evitare percorsi complessi, accidentati e scoscesi (specialmente se non ci sentiamo esattamente Carolina Kostner in gita fuori porta!) per non incappare in qualche spiacevole incedente e non trovarci con tutte e due le ginocchia sbucciate, è preferibile non avventurarsi in luoghi sconosciuti ed è opportuno tenersi lontani da luoghi troppo affollati per non rischiare di travolgere il malcapitato avventore della strada, che si è accidentalmente messo nella strada di noi distratti pattinatori novizi. 

È consigliabile scegliere per la nostra passeggiata sulle beneamate rotelle strade non dissestate, pianeggianti e meglio se circondate dal verde, questo ci permetterà di goderci pienamente l’attività. Sebbene non esistano luoghi proibiti o luoghi perfetti, è opportuno avere dei piccoli accorgimenti e ricordarci che in base a luogo scelto come destinazione del nostro tour è opportuno utilizzare un certo tipo di pattino e soprattutto un determinato tipo di rotella. 

Le ruote dure sono caldamente suggerite per chi sceglie il pattinaggio come proprio sport e decide di praticarlo a livello agonistico e quindi nelle piste, ma sono assolutamente sconsigliate per l’asfalto, sono rumorose e inadatte al ruvido manto stradale, qui, infatti ,bloccandosi all’impatto con ogni minimo sassolino potrebbero interrompere la fluidità che invece caratterizza la volata sui pattini; allo stesso tempo le ruote non devono essere neanche troppo morbide altrimenti potrebbero rischiare si attaccarsi all’asfalto…specialmente quando questo ribolle per la bella stagione!

Qualora decidessimo di avventurarci in strada o in luoghi diversi da una pista allestita appositamente per l’allenamento è necessario valutare la larghezza delle ruote dei nostri pattini, tenendo presente che più esse sono piccole, minore è il contatto con il suolo e quindi lo sforzo necessario che dobbiamo compiere per muoverci, sono quindi da evitare le ruote squadrate, che hanno dimensioni maggiori, ma optare decisamente per le ruote stondate nei bordi per ridurre il al minimo il contatto con l’asfalto e favorire così la scioltezza della nostra andatura.

L’equipaggiamento
Se decidiamo di dilettarci con una passeggiata ludica con i nostri pattini, non abbiamo nessun obbligo riguardo all’abbigliamento, ma anche in questo caso sono necessari dei piccoli accorgimenti che possono prevenire brutti e spiacevoli incidenti. È consigliabile indossare, se non indumenti appositamente pensati per il pattinaggio, almeno abiti comodi e morbidi che non limitino i nostri movimenti (…soprattutto se siamo alle prime armi e non ci sentiamo leggiadri come quelle ballerine di cui sopra!).

Ovviamente la scelta della mise sarà relativa anche alla stagione, ma la comodità resterà in ogni caso un requisito indispensabile e il criterio di valutazione basilare per la nostra scelta.

Come abbiamo detto, non ci sono obblighi o prescrizioni riguardo all’abbigliamento, ma ci sono due accessori davvero utili, dai quali consigliamo a tutti i pattinatori dilettanti di non prescindere: le ginocchiere e il casco. Le ginocchia sono, infatti, la prima parte del corpo a risentire della nostra nuova passione, sarà allora necessario proteggerle con degli strumenti appositi per evitare escoriazioni e ferite che potrebbero rovinare la nostra passeggiata. Allo stesso modo è opportuno indossare preventivamente dei piccoli caschi da pattinatori per proteggere la nostra testa da eventuali (dolorosi quanto poco estetici) bernoccoli. Gli incidenti e gli imprevisti possono capitare sempre e in ogni sport ( eh sì perché non dimentichiamoci mai che, anche se noi lo stiamo facendo in modo amatoriale il pattinaggio è uno sport vero e proprio!) ma con queste minuscole attenzioni, insieme alla prudenza, li possiamo prevenire.

Un ultimo ma importante consiglio è quello di non dimenticare mai a casa la provvidenziale bottiglietta di acqua, (o ancora meglio di altre bevande ricche di sali minerali), specialmente se decidiamo di andare a pattinare in primavera o in estate e le temperature sono alte: la disidratazione è estremante nociva per il nostro corpo e deve quindi essere assolutamente evitata.

I tempi
Quale miglior momento, se non questo, per indossare i nostri pattini e correre incontro al sole primaverile così allegro e invitante? Ogni momento è quello buono per una passeggiata all’aria aperta sui pattini, ogni attimo è quello giusto per scoprire nuovi posti o per viverli come mai avevamo fatto prima, insieme ai nostri pattini.

Equilibrio, grazia, resistenza, ma anche forza fisica… è vero sono tutte qualità importanti che deve possedere un pattinatore fuoriclasse, ma a noi, che dobbiamo solo divertirci e scoprire la bellezza che ci circonda, a noi basterà l’allegria e la buona volontà… e se questo non fosse sufficiente ricordiamoci e soprattutto ripetiamoci che se Steven Bradbury è campione olimpico di short track (tipo di pattinaggio sul ghiaccio basato sulla velocità, riconosciuto come gioco olimpico invernale dal 1992), allora sì, pattinatori neofiti… c’è speranza anche per noi!

[Brigitta Sartini] 

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