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Materiale Didattico

Paralimpiadi, medaglie, emozioni e promesse


Un'edizione che resterà a lungo negli annali come una delle edizioni più vittoriose per lo sport paralimpico italiano. Era da Atlanta 1996 che non si vedeva un risultato così ricco, mentre bisogna risalire addirittura fino al 1972 per trovare un piazzamento nella top ten del medagliere.

Rispetto a Londra 2012, è arrivata l’attesa doppia cifra nel numero di ori, ma soprattutto c’è stato un incremento di undici podi totali, da 28 a 39. Altro aspetto positivo è quello relativo agli atleti alla loro prima esperienza che sicuramente saranno in grado di regalare altre emozioni nelle prossime edizioni dei Giochi. Per quanto riguarda le discipline più vincenti, al primo posto il nuoto, dove i nostri atleti hanno ottenuto ben 13 podi e 8 atleti diversi (4 dello scatenato Morlacchi), seguito dal ciclismo su strada da dove sono arrivati 5 ori (2 dei quali al fenomeno Zanadi). Bene infine l'atletica (con le fantastiche Caironi e Legnante), la scherma (favolosa Bebe Vio) e il triathlon, che al suo esordio paralimpico ha subito fornito due medaglie alla spedizione azzurra.

Un risultato che è anche il frutto del grande impegno sempre dimostrato dal presidente del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), Luca Pancalli, un vero uomo di sport che vanta ben 15 medaglie paralimpiche all’attivo: dimostrazione del fatto che questi ruoli chiave andrebbero più spesso affidati ad ex atleti, anziché ai “politici dello sport”. «Fornendo una percezione della disabilità completamente diversa aiutiamo il Paese a crescere - esulta Pancalli - Le 39 medaglie vinte sono il risultato migliore degli ultimi 20 anni. Sono le conquiste alle paralimpiadi a 'riabilitare' la società, non il contrario».

Nel complesso Eppure questi Giochi hanno saputo riscattare le negative premesse della partenza, tra lo scandalo doping che ha travolto la Russia e la crisi organizzativa della vigilia. Se quattro settimane fa le vendite dei biglietti erano ferme al 12% (con tutti i ritardi generati da questo stallo), alla chiusura del parco olimpico le Paralimpiadi brasiliane sono svettate al secondo posto nella storia, dietro a Londra, con 2,1 milioni di biglietti venduti. Un passaggio di testimone importante a Tokyo 2016, che avrà una bella eredità alle sue spalle da valorizzare. Beatrice Vio è già pronta: il sorriso e la sua fierezza nello sventolare la bandiera italiana nella cerimonia di chiusura, a rappresentare i tanti volti di questa Italia bella e vincente, è la migliore promessa che in Giappone gli Azzurri ci arriveranno con la voglia di stupire e fare ancora meglio delle 39 medaglie con cui tornano da Rio.

Ecco gli azzurri medagliati:

ORO
 1. Federico Morlacchi, 200 misti SM9 – nuoto
 2. Francesco Bocciardo, 400 sl S6 – nuoto
 3. Alex Zanardi, Time Trial H5 – ciclismo
 4. Vittorio Podestà, Time Trial H3 – ciclismo
 5. Luca Mazzone, Time Trial H2 – ciclismo
 6. Assunta Legnante, getto del peso F11 – atletica
 7. Bebe Vio – fioretto, cat.B – scherma
 8. Paolo Cecchetto -Road Race H3 – ciclismo
 9. Zanardi-Podestà-Mazzone – team relay – ciclismo
 10. Martina Caironi – 100 metri T42 – atletica

 

ARGENTO
 1. Francesco Bettella, 100 dorso S1 – nuoto
 2. Federico Morlacchi, 400 stile libero S9 – nuoto
 3. Cecilia Camellini, 400 stile libero S11 – nuoto
 4. Martina Caironi, salto in lungo T42 – atletica
 5. Michele Ferrarin, PT2 – triathlon
 6. Giulia Ghiretti, 100 rana SB4 – nuoto
 7. Oney Tapia, lancio del disco F11 – atletica
 8. Federico Morlacchi, 100 rana SB8 – nuoto
 9. Alberto Simonelli, compound – tiro con l’arco
 10. Alex Zanardi, Road Race H5 – handbike
 11. Luca Mazzone, Road Race H2 – handbike
 12. Federico Morlacchi, 100 delfino S9 – nuoto
 13. Francesco Bettella, 50 dorso, S1 – nuoto
 14. Arjola Trimi, 50 stile S4 – nuoto

BRONZO
 1. Giulia Ghiretti 50 farfalla S5 e record italiano – nuoto
 2. Vincenzo Boni, 50 dorso S3 – nuoto
 3. Giovanni Achenza, triathlon PT1 – triathlon
 4. Amine Kalem, classe 9 – tennis tavolo
 5. Giada Rossi, classe 1-2, tennis tavolo
 6. Elisabetta Mijno, W2 arco ricurvo – tiro con l’arco
 7. Giancarlo Masini, Time Trial C1 – ciclismo
 8. Francesca Porcellato. Time Trial H1/H2/H3 – ciclismo
 9. Efrem Morelli, 50 rana SB3- nuoto
 10. Francesca Porcellato, road race H1, H2, H3, H4 – ciclismo
 11. Fabio Anobile, road race C1-C2-C3 – ciclismo
 12. Bebe Vio – Loredana Trigilia – Andreea Mogos, fioretto squadre – scherma
 13. Alvise De Vidi – 400 metri T51 – atletica
 14. Andrea Tarlao – Road Race C4, C5 – ciclismo
 15. Monica Contrafatto – 100 metri T42 – atletica

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