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Mondiali, tutti i numeri della finale


Nella finale giocata allo stadio Luzhniki di Mosca la Francia ha battuto per 4-2 la Croazia, e ha conquistato il suo secondo titolo mondiale a 20 anni di distanza dal primo. Bis anche per il ct Didier Deschamps, che dopo aver vinto da giocatore trionfa anche da tecnico. Prima di lui c'erano riusciti solo il brasiliano Mario Zagallo e il tedesco Franz Beckenbauer. Questa la successione delle reti della partita di oggi, alla quale hanno assistito 81.030 spettatori: nel pt 18' Mandzukic (autorete), 28' Perisic, 38' Griezmann (rigore); nel st 14' Pogba, 19' Mbappé, 24' Mandzukic.

Dicevamo, secondo successo nella storia: in testa il Brasile con 5 trionfi, a 4 Italia e Germania, mentre con 2 vittorie ecco che i Bleus raggiungono l'Argentina e l'Uruguay. A completare l'albo d'oro dei ventuno Campionati del Mondo ecco Inghilterra e Spagna a 1.

Per quanto riguarda il punteggio, il 4-2 tra Francia e Croazia è il secondo risultato con più gol in una finale dopo il 5-2 tra Brasile e Svezia del 1958 (eguagliati il 4-2 di Uruguay-Argentina del 1930, di Italia-Ungheria del 1938 e di Inghilterra-Germania Ovest del 1966).

Altra curiosità: era dall'11 luglio 1982 che non veniva segnato un gol da fuori area in una finale del Mondiale. L'ultimo fu Marco Tardelli, con il gol contro la Germania Ovest al Bernabeu di Madrid. Da allora nessun altro, fino al 15 luglio 2018. Prima Pogba, poi Mbappé: il gol da fuori torna a essere presente in una finale Mondiale.

A proposito di Mbappé, è diventato il più giovane francese e il terzo giocatore più giovane a disputare una finale di Coppa del Mondo, dopo Pelé nel 1958 (17 anni 249 giorni) e Giuseppe Bergomi nel 1982 (18 anni 201 giorni).

Infine, il vero recordman: nessuno prima di Mario Mandzukic aveva segnato un autogol in una finale Mondiale. Paradossalmente, l'attacante di Croazia e Juventus diventa così l'unico giocatore nella storia dei Mondiali di calcio ad aver segnato sia un gol che un autogol.

Da ricordare anche l'impresa di Raphael Varane, che 
ha vinto la sua 11esima finale su 11 disputate (10 con il Real e 1 con la Francia): il difensore realizza anche la doppietta avendo vinto la Champions e il Mondiale nello stesso anno, impresa già riuscita a Sepp Maier, Paul Breitner, Hans-Georg Schwarzenbeck, Franz Beckenbauer, Gerd Müller e Uli Hoeness nel 1974 (con Bayern Monaco e Germania Ovest), a Christian Karembeu nel 1998 (con Real Madrid e Francia) e a Roberto Carlos nel 2002 con Real e Brasile).

Concludiamo con uno sguardo alla tecnologia e al VAR, presente per la prima volta 
in questa edizione dei Mondiali. Considerando che molti arbitri nei rispettivi campionati non l'avevano ancora mai testata, il risultato finale è positivo, anche se restano alcuni dubbi concettuali su come (e quando) avvalersi della moviola in campo.

La stessa finalissima è stata condizionata da due casi interessanti: il primo gol francese da questo punto di vista è davvero al limite. La rete nasce sugli sviluppi di una punizione fischiata in seguito a un intervento di Brozovic su Griezmann. Il contatto, visto al replay, non sembra irregolare. La moviola, però, da regolamento non può intervenire, eppure da quella punizione nasce l'1-0;  oltretutto, sulla battuta di Griezmann, Pogba parte in posizione di irregolare. Il centrocampista francese contende poi il pallone a Mandzukic, il croato è costretto a intervenire e, spizzando il pallone, sorprende Subasic. Giusto invece l'intervento del VAR in occasione del rigore assegnato alla Francia sul risultato di 1-1: sull'angolo di Griezmann, Perisic, con il braccio largo, muove l'arto verso il pallone e lo devia. Il rigore (il primo fischiato in una finale dei Mondiali grazie alla VAR) è giusto. Da quel momento la Francia si riporta in vantaggio e veleggerà verso la conquista finale della coppa.

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