Le proprietà della frutta
di Clara Laurenzi
Mangiare non significa solo nutrirsi: una dieta equilibrata, infatti, permette all’organismo di assumere tutte quelle sostanze che gli consentono di svolgere al meglio le sue funzioni metaboliche. Per favorire un regolare metabolismo è necessario seguire una corretta alimentazione ed è importante non saltare i pasti, a cominciare dalla colazione.
Per raggiungere e mantenere un buono stato di forma fisica e mentale è necessario alimentarsi in maniera equilibrata sia dal punto di vista quantitativo, che qualitativo. Per quanto riguarda la quantità, si deve tener conto dell’apporto calorico ed energetico degli alimenti consumati; per la qualità, invece, si deve prendere in considerazione il giusto rapporto tra i vari principi nutritivi.
Per questo, quando acquistiamo un prodotto alimentare, per sapere che cosa mangiamo è importante leggere l’etichetta apposta sulla confezione, oppure il bollo o il timbro che accompagnano gli alimenti sfusi e che costituiscono l’unico strumento di tutela del consumatore.
Inoltre, è bene ricordare che in alcuni soggetti certi alimenti possono scatenare intolleranze e allergie con reazioni diverse per gravità e tipologia. Anche molti additivi usati negli alimenti possono dar luogo a intolleranze o reazioni allergiche, perciò è fondamentale leggere l’etichetta di cui tutti i cibi confezionati devono essere provvisti
L’impiego degli additivi chimici negli alimenti si è affermato di pari passo con lo sviluppo dell’industria alimentare e con l’espansione del mercato, che richiede una conservazione più lunga dei prodotti alimentari. Si tratta di sostanze aggiunte al cibo per gli scopi più diversi: servono a conservare, a dare colore, a esaltare il sapore, l’odore e la consistenza degli alimenti, a migliorarne l’aspetto.
L’uso degli additivi nella preparazione e conservazione dei prodotti alimentari è disciplinato da norme e leggi molto precise, che riguardano in particolare la quantità massima consentita e il tipo di sostanze permesse. Inoltre, gli additivi aggiunti al prodotto devono essere riportati sull’etichetta, e il loro impiego non deve comportare alcun rischio per la salute del consumatore.
Bisogna, tuttavia, prestare molta attenzione all’uso di queste sostanze, perché spesso la loro nocività non è immediata, ma è a lungo termine.
Variando i cibi che portiamo in tavola, oltre ad evitare squilibri nutrizionali, riduciamo un altro rischio che può derivare dal consumo ripetuto di un alimento: ossia quello della continua ingestione, insieme al cibo, di sostanze «estranee» (residui delle lavorazioni industriali, pesticidi, conservanti, aromatizzanti artificiali, coloranti ecc.), che alla lunga possono provocare vere e proprie intossicazioni e determinare l’insorgere di gravi malattie. Sempre più frequentemente si trovano in commercio prodotti coltivati secondo tecniche biologiche, proprio per evitare l’ingestione di pesticidi e di altri prodotti chimici che risultano dannosi per la salute.
Inoltre, per difendersi dall’inquinamento alimentare è opportuno seguire alcune semplici regole che riassumiamo nell’elenco di seguito:
· Sostituire prontamente le stoviglie antiaderenti col fondo rovinato, perché rilasciano sostanze tossiche.
- · Gli alimenti in scatola contengono spesso additivi e conservanti: usarli con molta moderazione.
- · Per gli alimenti in scatola, è opportuno aprire la confezione un’ora prima del consumo, poiché alcuni conservanti sono volatili e l’apertura consente di scaricarli dal cibo. Usare con molta moderazione gli insaccati contenenti polifosfati e nitrati (leggerne l’etichetta).
- · Frutta e verdura devono essere tenute mezz’ora in acqua e aceto o bicarbonato per togliere gli eventuali residui chimici. Sciacquare poi con cura.
- · Preferire la frutta a buccia dura, come mele e pere, poiché gli agenti chimici molto spesso non riescono a penetrare all’interno del frutto; ad ogni modo, è opportuno sbucciarla.
- · Mangiare molta frutta e verdura, perché hanno capacità disintossicanti su molte sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene.
A proposito di frutta, si parla spesso dei benefici che derivano dal consumo di questo alimento, così ricco di sostanze nutritive indispensabili all’organismo. Di seguito proponiamo, in breve, alcuni frutti particolarmente utili all’apporto di sali minerali, vitamine e acqua.
Mela
Si dice che il melo sia l’albero più coltivato al mondo e che esistano molte varietà di mele, ognuna dal sapore diverso e dalle proprietà benefiche. Si tratta di un alimento da mangiare sempre, in ogni momento dell’anno, anche se le mele migliori sono quelle che maturano in estate. La mela è uno dei frutti maggiormente raccomandati per il suo contenuto di fruttosio, pectina, vitamine C ed E e potassio; inoltre, possiede un alto tasso di flavonoidi come la quercetina, dall’azione antiossidante. La sua funzione regolatrice del colesterolo e degli zuccheri nel sangue è stata ampiamente dimostrata, e l’elevato contenuto di antiossidanti fa sì che questo frutto sia importante anche per la prevenzione di malattie cardiovascolari e per rallentare la perdita della vista e della memoria in età avanzata.
Pera
Esistono tante varietà di pere, ognuna diversa per colore e sapore. La pera è ricca di pectina, la fibra che regola l’intestino e migliora la flora intestinale. Contiene minerali come il selenio, (antiossidante), lo zinco (aumenta le difese immunitarie) e il potassio (diuretico e ipotensivo). Il consumo di questo frutto è consigliato in particolar modo a chi soffre di problemi digestivi e a chi si trova in uno stato di convalescenza, proprio per la sua alta digeribilità. Inoltre, per chi pratica sport, la pera è un frutto completo, poiché possiede delle proprietà rimineralizzanti (grazie all’elevato contenuto di acqua) e rende più veloce il recupero dopo l’esercizio fisico.
Uva
La coltivazione dell’uva si perde nella notte dei tempi, agli albori dell’attività agricola umana: veniva apprezzata sia come semplice frutto, che per la preparazione del vino. L’uva ha proprietà depurative, rimineralizzanti, diuretiche ed energetiche. Contiene tannini astringenti, polifenoli e sostanze antiossidanti che proteggono le arterie e il cuore, evitano la formazione delle placche di ateroma e prevengono in tumori. Chi pratica sport può beneficiare dell’alto contenuto di zuccheri energetici, potassio e pectina presenti in questo frutto. Inoltre, la buccia e i semi contengono sostanze che rafforzano il sistema immunitario.
Fico
Nell’antica Grecia il fico era considerato il frutto della saggezza, per questo i sapienti si riunivano a discutere sotto le piante di fico e gli atleti olimpionici se ne cibavano per migliorare le prestazioni fisiche. Dal punto di vista nutrizionale, si tratta di un frutto molto completo, che apporta carboidrati di differente assimilazione: saccarosio, glucosio e fruttosio che, uniti alle fibre, forniscono l’energia necessaria all’esercizio fisico, soprattutto quello prolungato, e mettono al riparo da un eventuale calo degli zuccheri durante gli allenamenti di lunga durata. Inoltre, aiuta a regolare il transito intestinale e apporta sali minerali come il magnesio, il potassio e il calcio vegetale. Il fico è anche fonte di sostanze, come gli acidi della frutta, che hanno proprietà medicinali; è uno dei frutti con maggior contenuto di antiossidanti, che riducono il rischio di contrarre malattie cardiovascolari, di tipo degenerativo e tumorale.
Prugna
Esiste una gran varietà di prugne di diverse per colore e sapore: gialle dal gusto aspro, rosse più dolci e succose, verdi ancor più dolci e nere, le meno prelibate. La prugna è diuretica e costituisce una preziosa fonte di minerali e idratazione dopo l’esercizio fisico, oltreché di vitamine A e B3. La quantità di vitamina varia a seconda del colore: le gialle hanno un maggior contenuto di carotene, dunque proteggono dalle scottature solari e aiutano a mantenere a lungo l’abbronzatura, mentre quelle più scure sono più acidule e contengono maggiori quantità di ferro. Il fatto che siano ricche di vitamine del gruppo B le rende preziose alleate contro le forme di stress, inoltre, il succo di prugna, bevuto a digiuno, tiene sotto controllo la gotta, i reumatismi, l’artrite e molti altri problemi articolari.
Melone
Anche se il melone è un frutto tipicamente estivo, ormai è possibile trovarne di tutti i tipi durante tutto l’anno. È un frutto con la polpa soda, particolarmente dolce, dissetante e ricco di proprietà minerali. Il melone è costituito per la quasi interezza da acqua e ha la particolarità di apportare sodio: per questi motivi è considerato un frutto che favorisce l’idratazione e restituisce liquidi e sali minerali persi con il sudore. Chi sostiene che si tratti di un alimento calorico sbaglia: una fetta grande possiede pochissime calorie e ha un basso indice glicemico che soddisfa l’appetito. Il melone apporta betacarotene, protettore della pelle e delle mucose, e vitamina C, antiossidante che protegge le cellule dagli effetti negativi del sole e della disidratazione.
Pesca
Il sapore dolce e l’alto contenuto di fibre fanno della pesca l’alimento perfetto per chi non vuole mettere su dei chili di troppo. Questo frutto apporta betacarotene, vitamina C e sali minerali come il potassio, dall’effetto diuretico, che contrasta il gonfiore dovuto alla ritenzione idrica. È uno tra i frutti con il maggior contenuto di betacarotene e provitamina A, dall’effetto antiossidante; inoltre, è ipocalorico, contiene molta acqua e soddisfa l’appetito, tanto da costituire un ottimo spuntino leggero e particolarmente sano.
Albicocca
Caratteristici dell’albicocca sono la polpa succosa e il sapore profumato. Questo è un frutto ipocalorico, tanto che un’albicocca di 35 grammi contiene solo 17 calorie. Ricca di acqua, potassio e betacarotene, l’albicocca reidrata in modo corretto. È uno dei frutti più ricchi di provitamina A e betacarotene, da cui deriva il suo colore aranciato, per questo aiuta a migliorare la vista notturna, contrasta gli effetti nocivi del sole sulla pelle e conserva le difese immunitarie. Inoltre, contribuisce a mantenere gli zuccheri e il colesterolo a un giusto livello.