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Materiale Didattico

Le nuove palestre


Anche se la pratica dell’allenamento fisico e della ricerca di una buona condizione muscolare dovrebbe rappresentare una delle nostre principali abitudini, sappiamo bene che la mancanza di tempo, i tanti impegni, la stanchezza, spesso ci impediscono di dedicare alla cura del corpo il giusto tempo. Insieme ad un’alimentazione scorretta, la scarsa attitudine all’esercizio fisico è una delle cause che provoca l’insorgere di malattie legate allo scarso movimento: obesità (sempre più diffusa anche tra i giovanissimi), ipertensione, disturbi al cuore e all’apparato locomotore. Muoversi significa aumentare la conoscenza di noi stessi e costruire con il nostro corpo un buon rapporto, anche dal punto di vista psicologico. Anche per questo in Italia si stanno sempre più diffondendo palestre e centri dedicati al fitness sostanzialmente diversi rispetto al tradizionale e modesto club tipico degli anni ’80; servizi come sauna, termari e ambienti dedicati all’estetica e al relax stanno diventando sempre più complementari rispetto alla sola sala dedicata all’attrezzistica. E i frequentatori non sono gli stessi.

Cambia l’approccio nei confronti della palestra
Un dato ISTAT di 5 anni fa parlava di 12 milioni di frequentatori abituali di palestre in Italia; oggi, allo stesso tempo, sappiamo che la spesa economica per il fitness è tra le prime nella lista delle uscite degli italiani. La crescita costante del fatturato complessivo delle aziende del settore, per quanto impossibile da stabilire, dimostra che sono sempre più gli italiani che decidono di rivolgersi alla palestra; non a caso sempre più spesso il termine "palestra" va stretto alle strutture in questione. L’utente infatti non chiede soltanto una sala attrezzata con pesi e macchinari per dedicarsi al cosiddetto "corpo libero" o  al "body  building"; al contrario, è sempre più gradita la possibilità di scegliere tra un ventaglio di proposte sempre più vario e numeroso. Gli ambienti si allargano e le sale dedicate appositamente ad attività come spinning e aerobica, per arrivare a vere e propri corsi in cui si integrano danza ed attività fisica, aumentano.
Negli anni ’70 esistevano fasce di persone definibili come "assidui frequentatori delle palestre": individui con un grande desiderio di migliorare, talvolta spingendo al limite, la propria condizione fisica, solitamente giovani e appassionati (spesso guardati con sospetto da tutti gli altri) che si dedicavano ad esercizi "forti" come panca, squat, stacchi, con un grado di difficoltà sempre maggiore. Oggi i frequentatori delle palestre sono cambiati, così come è cambiato lo stile e il ritmo della nostra vita; chi frequenta la palestra ricerca innanzitutto sport, benessere, salute, bellezza estetica ma anche relax, tranquillità, equilibrio tra fisico e spirito. Cerca una nuova forma di socializzazione, non la solitudine. 
Prendiamo in esame un altro dato molto interessante: secondo una ricerca Scamper il pubblico delle palestre è composto al 56,40% da donne; una cifra impensabile fino a qualche anno fa, quando colei che si allenava era vista come un vero e proprio "alieno" tra i vari frequentatori maschi. Inoltre, se la fascia di frequentatrori compresa tra i 16 e i 25 anni di età è stabile da almeno10 anni a questa parte, risulta in crescita quella compresa tra i 25 e i 55; e in forte crescita quella over 55. I tempi cambiano. Il pubblico pure. 

Per venire incontro ad una clientela sempre più diversificata e, proprio per questo motivo, sempre più esigente, le strutture dedicate al fitness hanno subìto negli ultimi tempi radicali cambiamenti: da piccoli club dotati di sale di pochi metri quadrati, spogliatoi e poco altro, si è giunti a moderni impianti dotati di attrezzature avanzate, musica in filodiffusione, schermi televisivi, docce aromatizzate, zone ricreative, sale di lettura, istruttori sempre più aperti ad ogni tipo di esigenza del cliente. E ai vecchi "body-builder" si sono affiancati semplici utenti che preferiscono un allenamento (seppur leggero) alla comodo divano del loro salotto di casa!

Il trend giusto
Gli operatori di mercato europei del fitness osservano con interesse le mode e le tendenze che giungono dagli Stati Uniti. In paesi come l’Inghilterra o la Germania il settore è cresciuto tantissimo. Se dovessimo ipotizzare un futuro del fitness simile a quello americano, potrebbe essere facile pensare ad un sistema in cui i piccoli club debbano essere inglobati da grandi catene dedicate al fitness (ed aperte ad altre realtà, non solo a quella del corpo libero o del body building). Anche se al momento la piccola palestra riscuote un gran numero di frequentatori, grazie ad un ambiente solitamente "amichevole" e rassicurante, gli operatori sanno che, per aumentare la clientela, servirà sempre più fornire al cliente un ventaglio sempre più ampio di servizi. Più che altro per allargare le fasce a cui tali servizi sono rivolti. Non è un caso che, allo stesso tempo, molte strutture dedicate al fitness vengano create in luoghi anomali: alberghi, stabilimenti balneari, grandi aziende, centri commerciali. Sicuramente il settore non potrà che espandersi ulteriormente.

La speranza resta quella di un centro in cui anche il singolo utente (e non solo il gruppo) possa sperare sempre e comunque di ricevere un’adeguata attenzione, al fine di essere sicuro di praticare la giusta attività sportiva in base all’età e alle proprie esigenze.

Nel frattempo assistiamo nei centri fitness ad un moltiplicarsi di abitudini sportive sempre diverse e sempre più particolari, segno evidente del fatto che il nuovo utente della palestra desideri partecipare a corsi specifici insieme ad altri amici o conoscenti, piuttosto che allenarsi in solitudine. Per fare un esempio, basti pensare all’aerobica e a tutte le forme di fitness legate alla musica, al ballo, al movimento corale; il complesso psico-motorio derivato dall’esercizio eseguito a ritmo di musica permette del resto di provocare reazioni positive all’individuo, liberandolo e rigenerandolo, nonostante la fatica. Tutti i sistemi organici risultano coinvolti: muscoli ed ossa, riflessi, senso dell’equilibrio, udito, vista, etc. La palestra può essere un nuovo centro di aggregazione sociale; e se il pretesto di migliorare la condizione fisica può arrivare a farci conoscere nuovi amici e nuove abitudini... ben venga! 

 


Le parole delle palestre

 
Un piccolo sunto di alcuni dei termini (talvolta effettivamente un po’ complicati) che è facile sentir pronunciare quando si parla di attività fisica:  

Aeroboxe. Pratica molto recente, prevede la fusione della boxe (ci si allena con i guantoni) con la danza (ci si muove a tempo di musica, colpendo un sacco). Perfetta per scaricare lo stress.

Bodybuilding. Letteralmente "costruzione del corpo", il fine del bodybuilder è quello di aumentare la propria massa muscolare riducendo il grasso corporeo; in palestra si allena con esercizi di sollevamento pesi e sporadiche attività aerobiche.
Body pump. Tecnica che fonde lo step con il body building. Vengono eseguiti esercizi di corpo libero con l’utilizzo di manubri e bilanciere, allo scopo di tonificare e scolpire i muscoli. 

Corpo libero. Attività ginnica che non prevede l’utilizzo di attrezzi, ma esercizi generici atti allo scioglimento e alla tonificazione muscolare.

GAG. Sigla che sottintende Glutei, Addome e Gambe e riguarda una pratica sportiva di nuova concezione: prevede una serie di esercizi semplici non intensivi concentrati sulla contrazione (e non sull’ampiezza) delle suddette aree del corpo.

Ginnastica aerobica
. Nata negli anni ’70 da un’idea di Jackie Sorensen, insegnante di educazione fisica, che pensò di codificare passi del jogging trasformandoli in balzi, si esegue solitamente con un sottofondo musicale, utilizzando pedane o altri supporti, ripetendo movimenti intensi e veloci di gambe e braccia.

Pre-training. Si tratta di stretching moderato per preparare i muscoli che verranno stimolati  nell’allenamento immediatamente successivo.

Post-training. Stretching moderato che serve da distensione e allungamento ai muscoli che sono stati stimolati nell’allenamento appena terminato.



Slide. Attrezzo che permette un allenamento nell’asse laterale del corpo, non sagittale come la maggior parte degli altri esercizi.

Spinning. Attività aerobica di gran voga negli ultimi anni, si svolge su biciclette stazionarie, in allenamenti di gruppo. Guidati da un istruttore e dalla musica il ritmo delle pedalate è solitamente molto forte. Faticoso ma appagante.

Step. Lo step è una piattaforma larga circa 40cm per 1 metro di lunghezza; si usa per esercizi dinamici di salita e discesa eseguiti a ritmo di musica, con notevole intensità. L’istruttore è allo stesso tempo il vero e proprio coreografo dei movimenti degli allievi.

Stretching. La parola stretching è un termine che proviene dall’inglese to stretch che in italiano significa allungare. È una pratica che migliora l’allungamento muscolare e l’elasticità delle articolazioni attraverso l’esecuzione di esercizi di stiramento, semplici o complessi, eseguiti immediatamente prima e dopo l’esercizio.

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