Laureus World Sports Awards, Bolt sportivo dell'anno
Si sono svolti nella prestigiosa Salle des Etoiles di Montecarlo i Laureus World Sports Awards, gli oscar dell sport. La cerimonia è stata condotta da Hugh Grant ed ha visto trionfare, tra gli altri, Usain Bolt e la nostra Bebe Vio.
A premiare il fenomeno giamaicano come sportivo dell'anno è stato Michael Johnson: con questo trionfo Bolt si conferma sportivo dell'anno dopo le affermazioni del 2009, 2010 e del 2013. , ora 2017, è poker di affermazioni nel Laureus Awards.
Eppure, nell'anno dei Giochi di Rio, la concorrenza era enorme: c'era ad esempio Michael Phelps, vincitore del premio Comeback of the Year, visto il ritorno trionfale fatto alle Olimpiadi di Rio dove ha conquistato cinque medaglie d'oro, da aggiungere ad un'altra infinità per quello che è l'atleta più titolato di sempre. Lo stesso Phelps, premiato da Boris Becker, non si è sottratto in sede di commento al ricordo dei momenti difficili.
La reginetta dello show, tuttavia, è stata la splendida Bebe Vio, vestita con un elegantissimo abito di Valentino. Per lei una emozione che, per soddisfazione, è probabilmente seconda solo a quelle nelle quali conquistò le medaglie paralimpiche.
Una vittoria ancora più importante se relazionata a concorrenti capaci di imprese romanzesche come lo svizzero Marcel Hugh e le sue quattro partecipazioni ai giochi, oppure il sollevatore pesi Siamand Rahman e la sua incredibile capacità di alzare oltre 300 kg.
Emozionatissima, Bebe Vio ha ricevuto il premio da Alessandro Del Piero e lo ha dedicato alla sua squadra di scherma, alla famiglia, all'Italia. «Sono molto fortunata, siamo tutti fortunati, perché facciamo sport che è la cosa più bella del mondo. Io spero che questo successo renda felici anche gli italiani». Arrivano anche i complimenti del presidente del Comitato paralimpico italiano, Luca Pancalli: «Il premio conferma la forza e le grandi capacità di questa atleta. Bebe è ormai ambasciatrice nel mondo dei valori della grande famiglia paralimpica italiana. Siamo dunque orgogliosi di questo suo ennesimo traguardo. Si tratta, allo stesso tempo, di un riconoscimento alla mission del movimento paralimpico italiano e del CIP, che da sempre lavorano per il raggiungimento degli obiettivi che sono propri del movimento paralimpico internazionale. Bebe Vio, insieme ad altri atleti paralimpici, sta dando un contributo importantissimo nel cambiare la percezione che la società ha della disabilità».
Tra gli altri atleti premiati Simone Biles ha vinto quella di "sportwoman of the year". Il piccolo prodigio statunitense ha ricevuto il premio direttamente dalle mani di Nadia Comaneci, non a caso chiamata a premiarla.
Premi anche per Nico Rosberg, che si aggiudica il Laureus World Breakthrough of the Year Award e per il Leichester di Ranieri, cui è andato lo speciale riconoscimento Laureus Spirit of Sport Award, come si conviene ad una squadra che ha vinto il titolo nonostante i bookmaker quotassero l'impresa 5000 volte le posta.
La biker Rachel Atherton ha vinto nella sezione Action Sportsperson, quindi per chiudere un momento di tenerezza: per la prima volta in assoluto è stato votato il Best Sporting Moment of the Year Award. Lo hanno ricevuto i piccoli del Barcellona Under 12, vista l'umanità e lo spirito consolazione dimostrato nei confronti di pari età giapponesi che piangevano dopo aver perso una partita.