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Materiale Didattico

Il progetto di ricerca e la valutazione


LA VALUTAZIONE

La valutazione è un momento di fondamentale importanza per determinare il grado di acquisizione degli obiettivi fissati dal programma. La valutazione si avvale di dati rilevati tramite:

- l’osservazione degli allenamenti, ovvero il tipo di adattamenti che la classe e i singoli attivano in risposta alle stimolazioni;

- le rilevazioni periodiche tramite test motori;

- le prove tecniche di vario tipo e il combattimento esordienti.

Interpretazione dei dati e regolazione del processo sono passaggi necessari al fine di rendere efficace l’intervento educativo.

TABELLA DI VALUTAZIONE INIZIALE DELLO STUDENTE

NOME

STUDENTE A

…………………….......

STUDENTE B

……………………......

STUDENTE C

……………………….....

STUDENTE D

……………………….....

PESO

 

 

 

 

ALTEZZA

 

 

 

 

INDICE DI MASSA CORPOREA

 

 

 

 

ABITUDINI ALIMENTARI

 

 

 

 

SPORT PRATICATI

 

 

 

 

APPROCCIO ALL’ATTIVITÀ MOTORIA

 

 

 

 

CAPACITÀ MOTORIE DI BASE

 

 

 

 

COMPORTAMENTO

 

 

 

 

CARATTERE

 

 

 

 


ESEMPI DI TEST MOTORI DI VALUTAZIONE INIZIALE DELLE CAPACITÀ CONDIZIONALI E COORDINATIVE

FORZA ESPLOSIVA: Salto in alto da fermo a gambe semiflesse/Salto in lungo da fermo a piedi pari a gambe semiflesse

RESISTENZA: Corsa di 12 minuti

VELOCITÀ: Corsa di 60 metri

FLESSIBILITÀ ed ELASTICITÀ: Sit and reach test

COORDINAZIONE: Test del palleggio a terra, utilizzando una palla da basket

EQUILIBRIO: Test della cicogna

OSSERVAZIONE SISTEMATICA DELLE CAPACITÀ MOTORIE INIZIALI

La valutazione iniziale delle capacità motorie è stata effettuata tramite l’osservazione sistematica degli alunni durante l’esecuzione di un circuito funzionale che include esercizi di avviamento alla pratica del JKD. Visto il tempo limitato a disposizione e il numero di lezioni utili a completare l’unità didattica di arti marziali, questa prova permette di ottenere una valutazione efficace del singolo studente e del gruppo classe, introducendo esercizi funzionali all’apprendimento del JKD applicati al contesto di rilevazione delle capacità condizionali e coordinative. Inoltre il circuito, a differenza dei singoli test motori, consente un maggior coinvolgimento del gruppo classe, evitando l’astensione degli alunni dalle lezioni in palestra.

Esempio di circuito funzionale propedeutico alla pratica del Jeet Kune Do

Per preparare il circuito in una palestra scolastica, occorre disporre ogni stazione in sequenza circolare. Per ottimizzare i tempi e gli spazi è opportuno predisporre due circuiti, uno per ciascuna metà campo della palestra, e dividere la classe in due gruppi che lavorano contemporaneamente. L’insegnante segnala il cambio stazione ogni minuto, gli alunni cambiano postazione in senso orario. I colpitori nella stazione corrispondente possono essere tenuti dal docente o da uno studente a turno.

Materiale per la realizzazione del circuito:

- Due corde per saltare
- Due materassi
- Dieci coni per lo slalom
- Due coppie di colpitori
- Due palline da tennis
- Quattordici cinesini per segnalare le postazioni

Esercizi da eseguire  nelle stazioni della durata di 1 minuto ciascuna:

- Salto con la corda a piedi alternati;
- Colpo con il palmo della mano sul colpitore;
- Calcio frontale sul colpitore;
- Spostamenti  tra i coni con cambi di direzione;
- Capovolta in avanti sul tappeto;
- Posizione di Sprawl (con mani a terra, gambe leggermente divaricate e bacino basso; vedi il Capitolo Le proiezioni e la lotta) e in piedi;
- Movimento a pendolo con le gambe (propedeutico allo slide and step; vedi il capitolo Guardia e footwork);
- Shift (cambio guardia, alternare la gamba avanzata con uno scivolamento);
- Palleggiare a terra una pallina da tennis.

A questo link è possibile scaricare il programma didattico di JKD per la Scuola secondaria


I RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE

LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ MOTORIE CONDIZIONALI E COORDINATIVE

A questo link è possibile scaricare la griglia di valutazione motoria dello studente e della classe.

(INDICATORI CON PUNTEGGIO DA 1 A 4)

L’esito della valutazione motoria degli studenti coinvolti(252di 13 classi), effettuata dall’esperto Eleonora Panini, ha evidenziato dei progressi in termini di capacità condizionali e coordinative. Gli esercizi proposti di JKD consentono un completo sviluppo fisico; in particolare si osservano risultati consistenti nel miglioramento della forza veloce e resistente, nella velocità di azione e reazione, nella coordinazione, nella destrezza e nell’agilità.

La griglia di valutazione è stata compilata al termine del percorso per ogni alunno e in riferimento a ogni classe nel complesso. Analizzando i risultati in ogni componente, si stima un voto complessivo espresso in decimi per l’area motoria e un giudizio, sempre in decimi, per l’area psico-comportamentale (condotta).

CAPACITÀ MOTORIE CONDIZIONALI E COORDINATIVE (applicate al JKD):

FORZA ESPLOSIVA O VELOCE: si esercita durante l’allenamento sui colpitori, dove è necessario vincere la resistenza con un’elevata rapidità di contrazione muscolare.

FORZA RESISTENTE: nel contesto delle proiezioni o della lotta, si attiva la capacità di vincere la resistenza del corpo dell’avversario per un determinato tempo.

RESISTENZA: capacità di sostenere uno sforzo nel tempo; ad esempio, resistere fisicamente a un allenamento di sparring per diversi minuti. A tal fine è importante allenare il sistema cardiovascolare con un’attività aerobica.

VELOCITÀ DI AZIONE: rapidità di svolgimento del gesto motorio, richiesto, ad esempio, nell’esecuzione di una tecnica, di uno spostamento o di una combinazione.

VELOCITÀ DI REAZIONE O REATTIVITÀ: rapidità di reazione dopo la percezione di uno stimolo che si identifica con l’attacco dell’avversario, un movimento o una finta.

POTENZA: compromesso tra la migliore quantità di forza e velocità esprimibili. Si riscontra nell’esecuzione di combinazioni sui colpitori.

ELASTICITÀ: capacità del muscolo, dopo essere stato stirato nella fase eccentrica, di tornare alla sua posizione fisiologica in breve tempo. Si allena con il salto alla corda, comune riscaldamento per le arti marziali o con l’esecuzione di salti.

FLESSIBILITÀ: capacità di allungamento della fibra muscolare rispetto alla sua posizione fisiologica. La flessibilità è utile per eseguire meglio i calci e si può allenare con la pratica dello stretching.



COORDINAZIONE: capacità di coordinare i movimenti di braccia, gambe e corpo nella giusta sequenza per compiere una tecnica o una combinazione.

EQUILIBRIO: capacità di conservare la stabilità durante l’esecuzione di un calcio, tecnica che prevede il mantenimento della base di appoggio con un solo piede. Un’altra situazione di instabilità si ha quando l’atleta subisce una proiezione o uno sbilanciamento durante il clinch.

ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE DEL MOVIMENTO: capacità che si sviluppa in relazione alle azioni/reazioni dell’avversario in un contesto di sparring.

CONTROLLO MOTORIO: capacità di dosare la forza nell’esecuzione delle tecniche e di controllare i movimenti in funzione di uno scopo.

APPRENDIMENTO MOTORIO: capacità di acquisizione dei movimenti e delle tecniche.

DESTREZZA e AGILITÀ: capacità di svolgere rapidamente compiti motori fini come la risoluzione di problemi motori, ad esempio in una situazione di difesa personale. Sono indispensabili l’esperienza motoria, le informazioni sensoriali e l’intelligenza pratica.

COMBINAZIONE MOTORIA: capacità che si sviluppa con esercizi di coordinazione segmentaria che coinvolgono arti superiori e inferiori, come l’esecuzione di una combinazione di pugni e calci.

ORIENTAMENTO: capacità di modificare i movimenti del corpo in uno spazio, rispetto a ostacoli o altre persone; ne è un esempio l’assunzione della posizione di guardia, a coppie o individualmente, senza scontrarsi e gestendo lo spazio a disposizione.

RITMO: capacità di eseguire una combinazione di tecniche o azioni motorie con precisi intervalli di tempo. Cambiare frequentemente il ritmo in momenti diversi durante lo sparring, consente di mettere in difficoltà l’avversario nell’interpretazione dei movimenti.

IDEO-MOTORIA: capacità di rappresentare mentalmente azioni motorie per anticipare e correggere possibili errori prima dell’esecuzione di una tecnica.

ANTICIPAZIONE MOTORIA: capacità che deriva dall’analisi di esperienze motorie precedenti e dalla ripetizione di situazioni. Permette di prevedere e anticipare la successione di un’azione dell’avversario, predisponendo una reazione di anticipo.

FANTASIA MOTORIA: risoluzione di un problema motorio in modo inconsueto; si sviluppa con l’esperienza e acquisendo le tecniche.

PROPRIOCEZIONE: facoltà di percepire il movimento e la posizione delle articolazioni nello spazio, di gestire gli schemi motori del controllo neuromuscolare, il riflesso muscolare e la stabilità articolare dinamica. Per mantenere l’equilibrio, il corpo si avvale di un sistema di controllo della verticalità e un sistema di compenso. Ad esempio, durante l’esecuzione di un calcio, la perdita di stabilità attiva dei movimenti compensatori che inducono la perdita della guardia a protezione dell’atleta. Migliorare la propriocezione significa allenare la muscolatura posturale.

TRASFORMAZIONE DEI DATI RACCOLTI CON LA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE CAPACITÀ MOTORIE E COORDINATIVE IN ISTOGRAMMA



I MIGLIORAMENTI PSICO-COMPORTAMENTALI

A questo link è possibile scaricare la griglia di valutazione delle capacità piscomotorie e comportamentali dello studente e della classe

A seguito della sperimentazione effettuata dall’esperto Eleonora Panini, la maggioranza degli studenti coinvolti (252di 13 classi) ha riscontrato dei miglioramenti in termini di comportamento e formazione personale. L’attività JKD ha favorito un percorso di conoscenza di sé stessi e del proprio corpo, consentendo l’affermazione della propria personalità nel contesto scolastico e una gestione delle emozioni e degli atteggiamenti in relazione agli altri. L’apprendimento dei principi del JKD favorisce l’autocontrollo, la disciplina e il rispetto. Si sono riscontrati progressi anche nella concentrazione, nell’impegno e nell’attenzione durante lo svolgimento delle attività.

CAPACITÀ PSICOMOTORIE E COMPORTAMENTALI

DISCIPLINA: apprendimento della disciplina a partire dal saluto iniziale, dell’autocontrollo e di un comportamento umile e composto.

INTERESSE E APPROCCIO ALL’ATTIVITÀ: entusiasmo e partecipazione alle lezioni di JKD.

PARTECIPAZIONE ALLA LEZIONE: coinvolgimento attivo nelle attività, capacità di essere propositivi con interventi e domande durante le lezioni.

CONTROLLO DELL’EMOTIVITÀ E DEL COMPORTAMENTO: sviluppo della capacità di autocontrollo del proprio corpo, delle azioni, delle emozioni e delle sensazioni e capacità di gestire la situazione, contenendo le reazioni con un adeguato comportamento.

FORMAZIONE DEL CARATTERE: miglioramento del temperamento e sviluppo di una personalità forte e determinata.

COLLABORAZIONE TRA ALUNNI E DINAMICA DI GRUPPO: capacità di aiutarsi in modo reciproco con i compagni e di dialogare.

RISPETTO ALTRUI: comprensione dell’importanza del rispetto verso i compagni e l’insegnante e dell’umiltà e della lealtà.


COMUNICAZIONE E RELAZIONE CON L’INSEGNANTE: capacità di interazione con l’insegnante propositiva, per arricchire le proprie conoscenze e chiarire eventuali dubbi.

ACQUISIZIONE DELLE CONOSCENZE: capacità di apprendimento delle nozioni e loro memorizzazione.

CONCENTRAZIONE E ATTENZIONE: ascolto attivo e risposta tempestiva ai comandi dell’istruttrice, applicazione nelle attività e impegno nell’esecuzione degli esercizi.

TRASFORMAZIONE DEI DATI RACCOLTI CON LA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE CAPACITÀ PSICOMOTORIE E COMPORTAMENTALI IN ISTOGRAMMA


IL PUNTO DI VISTA DELLO STUDENTE: L’AUTOVALUTAZIONE

A questo link è possibile scaricare la griglia di autovalutazione dello studente e del progetto

Lo studente al termine del progetto ha compilato una scheda di autovalutazione riguardo i risultati personali e di valutazione delle lezioni.

INDICATORI

MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI FISICHE: miglioramento delle condizioni fisiche, della salute e del benessere psicofisico, a seguito della pratica regolare (minimo due ore a settimana) del JKD per un periodo di almeno un mese.

PROGRESSI NELLA PERFORMANCE SPORTIVA: miglioramenti costanti nei risultati sportivi e nell’efficienza fisica.

INTERESSE VERSO IL JKD: approccio positivo e motivazione nella pratica del JKD.

FORMAZIONE DEL CARATTERE: sviluppo della personalità e del carattere.

DIVERTIMENTO: svolgimento delle lezioni in un clima sereno, con piacevoli attività.

COMPETENZE DELL’INSEGNANTE: conoscenze, abilità e livello di professionalità dell’insegnante.

RELAZIONE CON I COMPAGNI: sviluppo di dinamiche collaborative con i coetanei.

COINVOLGIMENTO DURANTE LA LEZIONE: livello di partecipazione alle lezioni di JKD.

DIFFICOLTÀ NELL’ESECUZIONE DEGLI ESERCIZI: livello di difficoltà riscontrato durante gli esercizi (se 1=insufficiente, lo studente non ha avuto difficoltà).

ARRICCHIMENTO DELLE CONOSCENZE: apprendimento di nuove nozioni.

COMPRENSIONE DEGLI ARGOMENTI: lezioni facilmente comprensibili da parte di un’utenza giovane in un contesto scolastico.

EFFICACIA DEI METODI DI INSEGNAMENTO: adeguatezza degli strumenti e delle metodologie utilizzate nel proporre le lezioni di JKD rispetto al contesto e ai destinatari.

DISPONIBILITÀ DELL’INSEGNANTE: a eventuali chiarimenti, spiegazioni o approfondimenti.

GESTIONE DEI TEMPI E DEGLI SPAZI: adeguatezza nella scelta dell’ambiente di lavoro e di organizzazione del tempo a disposizione.

CONTINUITÀ DEL PERCORSO DI ARTI MARZIALI CON ATTIVITÀ EXTRA-SCOLASTICHE: interesse a proseguire il JKD in attività/corsi extra scolastici.

I dati rilevati dal questionario somministrato a 252 studenti di 13 classi:
Classi prime, seconde, terze della scuola secondaria di primo grado/ Classi prime, n.2 seconde, terze, quarte di un Liceo classico linguistico/Classi prime, quarte, quinte di un Liceo scientifico/n.2 Classi quinte di un Liceo artistico.


TRASFORMAZIONE DEI DATI DI AUTOVALUTAZIONE DEGLI STUDENTI IN ISTOGRAMMA



L’ANALISI DEL DOCENTE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

A questo link è possibile scaricare la valutazione del progetto da parte dei docenti delle Scuole.


Al termine dell’unità didattica sull’insegnamento del JKD, i docenti di Scienze motorie e sportive hanno compilato una griglia di valutazione del progetto.

INDICATORI

QUALITÀ DELL’INSEGNAMENTO: valutazione dell’organizzazione delle lezioni e dell’efficacia delle modalità di insegnamento.

CONTRIBUTO AL MIGLIORAMENTO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA: contributo alla diffusione di nuove pratiche e valori utili all’arricchimento e alla qualità didattica nella scuola.

SUCCESSO FORMATIVO E SCOLASTICO DEGLI ALUNNI: contributo al raggiungimento delle competenze motorie e psico-comportamentali richieste al termine del ciclo/anno scolastico.

COLLABORAZIONE ALLA RICERCA DIDATTICA, ALLA DOCUMENTAZIONE E ALLA DIFFUSIONE DI BUONE PRATICHE DIDATTICHE: divulgazione di nuovi valori e principi, affini con la crescita e formazione degli studenti con la pratica del JKD, disciplina motoria innovativa in ambito scolastico.

RISULTATI OTTENUTI IN RELAZIONE AL POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE DEGLI ALUNNI: al termine del ciclo di lezioni, gli studenti hanno riscontrato miglioramenti a livello motorio e comportamentale.

INNOVAZIONE DIDATTICA E METODOLOGICA: grado di novità del JKD nel contesto scolastico e capacità di favorire l’introduzione di alternative metodologie di insegnamento.

RESPONSABILITÀ ASSUNTE NEL COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO: capacità dell’insegnante/esperto di svolgere le lezioni in modo responsabile e consapevole, riuscendo a gestire la classe e a organizzare interventi ben strutturati.

PARTECIPAZIONE E COINVOLGIMENTO DEGLI ALUNNI: partecipazione degli studenti alle attività di JKD con entusiasmo e collaborazione.

RISPONDENZA EFFETTIVA DEL PROGETTO ALLE FINALITÀ DELLA SCUOLA (PTOF): corrispondenza tra gli obiettivi del progetto di JKD e il PTOF.

RISPONDENZA DEL PROGETTO AI BISOGNI FORMATIVI E AGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: linearità tra le finalità del JKD e gli OSA.

COERENZA E COMPLEMENTARIETÀ DEL PROGETTO CON LE ALTRE ATTIVITÀ DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE: adeguatezza del JKD per un eventuale inserimento nella didattica di Scienze motorie e sportive.

EFFETTIVO COINVOLGIMENTO INTERDISCIPLINARE: corrispondenza di alcuni aspetti del JKD con altre discipline (ad esempio, la scherma).

EFFICACIA DELLE MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO: adeguate scelte metodologiche di gestione delle lezioni.

RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DIDATTICI E COMPORTAMENTALI PREFISSATI: conseguimento di risultati positivi a livello motorio e comportamentale riguardo alla valutazione degli alunni.

RISPONDENZA E DISPONIBILITÀ DEGLI SPAZI E DELLE STRUTTURE UTILIZZATI: corretta gestione dei tempi e degli spazi.

RISPONDENZA ALLE NECESSITÀ DI ATTREZZATURE, TECNOLOGIE E SUPPORTI DIDATTICI UTILIZZATI: corretto utilizzo degli strumenti a disposizione e delle attrezzature fornite dalla scuola e di provenienza esterna.

ADEGUATEZZA DEI TEMPI DISPONIBILI PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO: corrispondenza tra tempo a disposizione per l’attività e carico di lavoro.

NECESSITÀ DI INTERVENTI CORRETTIVI NELLA PROGRAMMAZIONE: suggerimenti per una diversa metodologia didattica e di gestione dell’intervento (se 1=insufficiente, non necessita di interventi).

I dati rilevati dal questionario somministrato a 7 docenti di Scienze motorie e sportive:
1 docente di scuola secondaria di primo grado/4 docenti di Liceo classico-linguistico/1 docente di Liceo scientifico/1 docente di Liceo artistico.

TRASFORMAZIONE DEI DATI DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA IN ISTOGRAMMA


OSSERVAZIONI E CONSIGLI OPERATIVI

- Presentare il JKD come un’arte marziale tradizionale che ha primaria applicazione nella difesa personale, ma si può adattare a un eventuale contesto sportivo scolastico ed extrascolastico.

- Spiegare chiaramente la differenza tra arte marziale tradizionale e sport da combattimento con degli esempi.

- Sottolineare l’importanza e il significato del saluto come forma di rispetto a inizio, fine lezione e ogni volta che si cambia partner negli esercizi.

- L’esecuzione degli esercizi a coppie prevede la disposizione degli studenti su due righe, ognuno di fronte al partner, e ogni volta che si cambia l’esercizio è utile far scorrere una delle due file di un posto per allenarsi sempre con un compagno diverso. Questa metodologia favorisce la socializzazione e la collaborazione e consente di allenarsi in un contesto mutevole che necessita adattamento e osservazione.

- A ogni lezione, a seguito del riscaldamento, è opportuno ripassare velocemente la lezione precedente (in 5/10 minuti) per consolidare le conoscenze acquisite e informare gli alunni assenti la settimana prima.

- Le varianti del riscaldamento possono essere: classica corsa con esercizi motori, circuito a stazioni a tempo, footwork e mobilità a coppie, shadow boxing (mobilità con tecniche a vuoto, individualmente o a coppie).

- Alternare l’esecuzione degli esercizi in forma libera e a comando, dove l’insegnante determina la ripetizione della tecnica con un conteggio.

- Alla  scuola secondaria di primo grado,  è preferibile concentrarsi sull’esecuzione delle tecniche a vuoto individualmente o a coppie a distanza; gli esercizi per la difesa e le proiezioni devono essere eseguiti in modo controllato. I colpitori devono essere tenuti dal docente, disponendo gli alunni su una o due file (uno dietro l’altro). Evitare lo sparring e il clinch, e insistere sul trapping e sulla parte del programma più vicina a un contesto di difesa personale.

- Alla scuola secondaria di secondo grado, è consigliata la modalità a coppie (eventualmente anche con la difesa) per la prima esecuzione di ogni tecnica. I colpitori possono essere tenuti anche dagli studenti, in quanto è costruttivo osservare dall’esterno i movimenti dei compagni per individuare gli errori. Si può introdurre un contesto sportivo di sparring e competizione; gli alunni possono assumere anche il ruolo di arbitri.

- Nell’ultima lezione si può eseguire un circuito di esercizi riassuntivo, dove alcune coppie sono posizionate in ogni area di lavoro e, dopo 10 minuti, passano alla stazione successiva. Le stazioni del circuito potrebbero essere dedicate a proiezioni su materassino, sparring con protezioni, combinazioni libere su colpitori, lotta in clinch.

- L’apprendimento di una tecnica di attacco singola segue la sequenza di esercizi: a vuoto individualmente, a coppie a distanza, su colpitore, sulla persona con protezioni. In seguito, si inserisce l’attacco applicato alla difesa e in combinazione.

- I docenti possono avvalersi di uno degli studenti come partner per la spiegazione delle tecniche ed è consigliato cambiare sempre compagno come esempio (insistere sugli alunni più disinteressati per coinvolgerli nella lezione).

- Se sono presenti studenti DSA (compatibilmente con la tipologia di disabilità/deficit), renderli partecipi della lezione al pari degli altri compagni. Hanno il diritto di svolgere la stessa attività e di essere inseriti nel contesto di gruppo classe e nel lavoro a coppie.


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