I fondamentali del Jeet Kune Do: guardia e footwork
GUARDIA E FOOTWORK
Saluto
Il Jeet Kune Do, in quanto arte marziale tradizionale, include una formula di rispetto da praticare a inizio e fine lezione: il saluto.
Durante gli esercizi a coppie si effettua il saluto in forma abbreviata.
A questo link è possibile osservare la tecnica del saluto.
Posizione di guardia
La posizione di guardia nasce dal concetto fondamentale di protezione della linea centrale del corpo, che passa idealmente dalla testa fino ai genitali e dove sono presenti tutte le parti vitali e più delicate (occhi, naso, bocca, gola, plesso solare [1], organi come fegato e stomaco, genitali).
Da questo concetto deriva l’anteposizione di un lato del corpo. Il JKD considera gli arti destri dominanti più forti come parte del corpo avanzata, a differenza di altre arti marziali che tengono il lato destro arretrato.
Secondo il JKD i colpi impressi con gli arti avanzati sono già quelli più forti e diretti; invece altre discipline prediligono l’escursione ampia del movimento rotatorio degli attacchi con gli arti arretrati.
La posizione di guardia deve essere la posizione più favorevole all’esecuzione meccanica di tutte le tecniche, in quanto consente il rilassamento completo e, nello stesso tempo, fornisce al muscolo il tono adatto affinché la reazione sia veloce e coordinata.
L’atteggiamento corretto dipende da una buona organizzazione interna del corpo che può essere acquisita solo mediante un esercizio prolungato e ben condotto.
Il pugilato occidentale considera la testa una parte del tronco non dotata di attività interdipendente; nel corpo a corpo [2] la testa deve essere tenuta in posizione verticale, con la punta del mento in direzione della clavicola e i lati del mento vicino alla parte interna della spalla avanzata. La punta del mento non poggia sulla spalla, caso che si verifica solo nella posizione difensiva in cui la testa arretra, perché creerebbe una posizione innaturale che elimina il supporto dei muscoli, impedisce il corretto allineamento delle ossa e tiene in eccessiva tensione il braccio avanzato.
La spalla avanzata è sciolta e la mano è tenuta leggermente bassa, rilassata e pronta ad attaccare e ad eseguire movimenti rapidi e scattanti simili a quelli dello schermidore; il braccio mantiene il gomito flesso rivolto verso il basso. Il gomito arretrato è tenuto basso davanti alle costole fluttuanti, l’avambraccio copre il plesso solare ed è rilassato, pronto all’attacco o alla difesa; la mano può appoggiarsi leggermente al tronco o oscillare descrivendo piccoli cerchi; il palmo è aperto e rivolto verso l’avversario.
La posizione del tronco è controllata dal giusto allineamento in linea retta con la gamba avanzata: quando il piede e la gamba avanzati sono ruotati verso l’interno, il tronco ruota nella stessa direzione, offrendo all’avversario un bersaglio limitato, facilitando la difesa. Se invece sono ruotati verso l’esterno il bersaglio è esteso e favorisce l’attacco.
L’atteggiamento raccolto è quello ideale per cominciare a combattere, ed è definito “piccolo atteggiamento fasico a ginocchia flesse”: “piccolo” perché è poco appariscente e permette di fare brevi e rapidi passi; “fasico” significa non statico, in continuo mutamento nel susseguirsi di fasi e intervalli; le ginocchia flesse e il baricentro spostato leggermente in avanti assicurano prontezza in ogni movimento.
Posizione di guardia Bai Jong
Esecuzione Dalla posizione piedi a L (destro avanti), con il piede destro un passo e mezzo avanti, il piede sinistro arretrato, direzionato con tallone sollevato, le ginocchia sono flesse, la spalla destra in avanti in posizione defilata, il mento è vicino alla spalla, il braccio destro è in avanti con pugno chiuso in direzione del bersaglio e con gomito flesso, il braccio sinistro (scudo) è attaccato al petto e il pugno in copertura sullo zigomo; il peso del corpo deve essere per il 70% avanti e il 30% dietro.
A questo link è possibile osservare la tecnica della posizione di guardia.
Tattica di combattimento
Nell’incontro realistico bisogna ricorrere sia alla tattica di mantenere la distanza di sicurezza e di arrestare i colpi a distanza dal bersaglio, sia alle strategie evasive. Per essere efficace, l’attacco deve comprendere pugni e calci, soprattutto con gli arti avanzati perché permettono di “aprirsi un varco” nella guardia dell’avversario per inserire altri colpi in sicurezza; colpi come finte ingannevoli caratterizzate da rapidità, precisione, varietà e capacità di simulazione; contromanovre; provocazioni in cui si espone un bersaglio affinché il partner assesti un determinato colpo e la lotta corpo a corpo.
L’approccio tattico si compone di tre parti: l’analisi preliminare, che consiste nell’osservazione dei movimenti e delle caratteristiche dell’avversario; la preparazione in cui il lottatore cerca i punti deboli e le modalità di trarre vantaggio con l’astuzia; l’esecuzione dell’attacco con tempestività e decisione. A riguardo Bruce Lee afferma: «La tattica è la componente cerebrale della lotta, consiste nell’osservare e analizzare il comportamento dell’avversario e nello scegliere con intelligenza le azioni da compiere. La vera chiave della tattica sta nel saper trarre vantaggio dai difetti dell’avversario [3]».
Distanza, spostamenti, scivolamenti
Un aspetto fondamentale sia per la difesa sia per l’attacco è la distanza, che cambia continuamente in funzione della velocità, dell’agilità e del controllo dei due lottatori; per misura di combattimento si intende la distanza alla quale il combattente si tiene dall’avversario: si ha quando il primo può essere colpito se il secondo esegue un allungo completo. Per rimanere ben coperti, è meglio allontanarsi restando fuori dallo spazio di azione e scegliere il momento giusto per avvicinarsi e portare colpi; al termine dell’azione bisogna subito spostarsi a una distanza sicura. Mantenere la giusta distanza necessita di un ottimo lavoro di gambe e di mobilità; muoversi continuamente disorienta l’avversario: un bersaglio mobile infatti, è difficile da raggiungere; è importante essere tempestivi, coordinati e bilanciati nell’azione, tenere il tallone arretrato sollevato per essere più esplosivi e scattanti e fare passi più corti negli spostamenti.
Gli spostamenti del Jeet Kune Do comprendono: arretramento, avanzamento, movimento circolare verso destra e sinistra.
In tutti gli scivolamenti (slide and step [4] o step and slide [5]) è necessario slittare coi piedi senza staccarli da terra, per mantenere equilibrio, essere meno visibile e più veloce.
L’avanzamento serve per trovare la giusta distanza per attaccare, il passo indietro per attirare l’avversario nel proprio spazio d’azione; il movimento circolare verso destra si effettua utilizzando la gamba destra avanzata come perno; quello verso sinistra si adotta per schivare i colpi di sinistro arretrato; infine si può effettuare una finta portando il piede avanzato vicino a quello arretrato e poi in sequenza riportarlo avanti. Il passo laterale è utilizzato soprattutto nella difesa muovendo prima il piede più vicino alla direzione di spostamento, seguito subito dall’altro e ruotando il busto in allineamento con il partner; se l’avversario ha la guardia speculare è consigliato il passo verso sinistra, poiché consente di dirigersi verso il suo braccio destro avanzato, mentre muovendosi a destra ci si dirige verso l’“artiglieria pesante” ovvero la mano arretrata.
Credito: Eleonora Panini.
Footwork [6]
- Spostamenti su una croce (avanti, indietro, destra, sinistra): step and slide/slide and step.
Esecuzione: Durante gli spostamenti in palestra, muovere sempre prima il piede esterno alla direzione del movimento e strisciare l’altro a terra seguendo la direzione; la distanza tra i piedi non cambia durante gli spostamenti, la posizione di guardia rimane invariata. Gli spostamenti si possono combinare in sequenze di esecuzione.
Capacità motorie sviluppate: Coordinazione, velocità di azione
Curving [7] e “L” step [8]
Esecuzione curving: Immaginando un compasso, il piede destro è l’ago e rimane fisso, il sinistro descrive una circonferenza ruotando di 45° verso destra; è sufficiente questo angolo di rotazione per uscire dalla linea di attacco dell’avversario e avere a portata la linea centrale del compagno.
Esecuzione L step: Portare il piede destro di fianco al sinistro e in contemporanea uscire con il sinistro verso sinistra; poi sollevare il piede destro si solleva avvicinandosi al sinistro e rientrare appoggiandosi in avanti e angolandosi.
Capacità motorie sviluppate: Coordinazione
A questo link è possibile osservare la tecnica del Curving.
Spostamenti a specchio a coppie
Esecuzione: Le coppie di alunni, uno di fronte all’altro, sono disposte su due righe. I due compagni effettuano il saluto a inizio e fine esercizio. Una delle due righe scala di un posto verso destra in modo da cambiare il partner ogniqualvolta si spiega un nuovo esercizio. Le coppie sono di fronte in guardia; uno dei due decide quali spostamenti effettuare e l’altro esegue a specchio, stando sempre di fronte e tenendo la stessa distanza dal compagno.
Capacità motorie sviluppate: Velocità di azione e reazione, coordinazione
Gioco a coppie con spostamenti
Esecuzione: Le coppie si spostano nello spazio a specchio; entrambi gli alunni cercano di toccare con la mano destra la gamba destra avanzata del compagno.
Capacità motorie sviluppate: Velocità di azione e reazione, coordinazione