Golden Gala, azzurri tra luci e ombre
Nonostante l'enorme pressione che si è ritrovato sulle spalle, senza ombra di dubbio il 18enne Filippo Tortu ha saputo mostrare al mondo la sua classe già matura, realizzando una prestazione fantastica. L'azzurro ha corso i 200 metri in 20.34 diventando il quarto italiano di tutti i tempi e lasciando intravedere ampissimi margini di miglioramento: se prosegue così, e se riuscirà a migliorare lo sprint finale, regalerà ai suoi tifosi ancora tante emozioni. anche il minimo per i Mondiali.
Tortu ha chiuso al quarto posto mancando il podio per un solo centesimo.La gara è stata vinta da De Grasse (20"01) seguito da Lemaitre (20"29) e Webb (20"33), i primi due rispettivamente medaglie d’argento e di bronzo a Rio 2016. Un tempo che gli permette di strappare il biglietto per la rassegna iridata di Londra, alla quale forse non parteciperà: festeggiando con gli amici Tortu si è fatto male alla caviglia. «All'atleta abbiamo applicato un bendaggio alla colla di zinco - racconta il professor Andrea Billi, medico federale - che dovrà portare per una settimana. Prescritto il riposo, tra sette giorni lo rivedremo per valutare lo sviluppo della situazione, ma gli esami strumentali a cui lo abbiamo sottoposto stamane, ci portano ad escludere lesioni gravi». Tortu rischia di saltare gli Europei Juniores (20-23 luglio), ma dovrebbe riuscire a partecipare ai Mondiali di Londra.
L'altra grande attesa era tutta per Alessia Trost. L'azzurra ha mostrato buone potenzialità saltando 1.91m dopo due errori e spalle al muro, e raggiungendo in precedenza a 1.94m, sinonimo che si sta lavorando nella giusta direzione con Marco Tamberi. Alla fine, reginetta di Roma nell’alto è la russa Kuchina che raggiunge i 2 metri.
Sufficiente la prestazione di Dariya Derkach, che torna oltre i 14 metri dopo la controprestazione degli Europei indoor, a due soli centimetri dallo stagionale. Il suo 14.03 ottenuto al primo tentativo lasciava presagire però ben altra gara e invece la campana di origini ucraine non è riuscita a migliorarsi.
Qualificazione ai Mondiali anche per Yadisleidy Pedroso e Marzia Caravelli: l’italo cubana ha fatto registrare il miglior crono nazionale del 2017 (55.70), mentre la veterana è scesa sotto i 56’’ per la seconda volta in carriera (55.83).
Infine da segnalare el paralimpico, sui 100 metri femminili, la vittoria della campionessa a Rio 2016, Martina Caironi. L’atleta di Alzano Lombardo ha vinto con facilità la gara di specialità con il tempo di 14″72, precedendo la connazionale Monica Contrafatto.
Appuntamento ai Mondiali, dunque, dove non saranno pochi gli azzurri a poter scendere in campo. Quello che manca, secondo la maggior parte degli addetti ai lavori, è una maggiore preparazione nel ponte che collega le categorie junores ai circuiti professionali. Le potenzialità di molti nostri ragazzi ci sono, lo dimostrano le prestazioni che si fanno registrare ai meeting regionali. Occorre aumentare l'impegno delle società sportive per tutelare e valorizzare le promesse sportive e indirizzarle al meglio verso una possibile carriera sportiva. Insomma, c'è ancora tanto, tantissimo lavoro da fare.