Goggia, talento cristallino
C'è un vento azzurro che soffia dalle montagne innevate di Jeongseon e che porta alla ribalta un'alteta sorprendente: si chiama Sofia Goggia e torna dalla Corea con due clamorose vittorie di Coppa del Mondo. Conosciamola meglio.
La cronaca di un weekend da sogno: prima l'atleta bergamasca aveva vinto ls discesa libera; poi si è aggiudicata il SuperG di Jeongseon, in Corea del Sud, al termine di una gara splendida, in cui ha preceduto di 4 centesimi Lindsay Vonn. Terzo gradino del podio per la slovena Ilka Stuhec. Quarta l'altra italiana Federica Brignone. In stagione, Goggia aveva collezionato podi (cinque secondi posti e quattro terzi) senza mai riuscire a vincere. Fino alle gare in Corea, qui sulla pista in cui l'anno prossimo saranno di scena le Olimpiadi invernali.
Nata a Bergamo il 15 novembre 1992 e residente in Valle di Astino (presso Bergamo Alta) Sofia Goggia è sorella di Tommaso, maggiore di lui. Si è avvicinata allo sci fin da bambina, cioè dai 3 anni, dove muove i primi passi sulle piste di Foppolo. Dopo essere stata tesserata per lo Sci Club Ubi Banca Goggi e per il Radici Group, società sportive di Bergamo, oggi gareggia per il Rongai di Pisogne.
Il debutto da professionista avviene nel 2007, in una gara nazionale giovanile del circuito FIS a Livigno; ha colto i suoi primi punti un mese dopo, piazzandosi rispettivamente seconda e prima nelle due competizioni di supergigante della medesima categoria tenutesi a Caspoggio. Sempre a Caspoggio, il 18 maggio 2008, ha debuttato in Coppa Europa, senza concludere la gara di supergigante. Da quel momento ogni stagione le ha regalato conferme di avere un talento straordinario e una pazienza di coltivarlo altrettanto indispensabile.
Nella stagione 2012-2013 conquista tre vittorie (una in slalom gigante e due in discesa libera), tre secondi posti (due in slalom gigante e uno in discesa libera) e vari altri piazzamenti in Coppa Europa. L'anno successivo entra nella squadra italiana di Coppa del Mondo e racimola i primi punti prima di un infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Costretta a saltare la stagione successiva, nel biennio 2015-2016 disputa la sua prima stagione completa in Coppa del Mondo, ottenendo vari piazzamenti a punti, particolarmente in slalom gigante e, a partire da quest'anno, è inserita nella squadra nazionale polivalenti, dedicata alle atlete competitive in più discipline.
La sua carriera è in forte ascesa e le gare in cui si è dimostrata matura e determinata sono aumentate a dismisura. Come nel super G di Jeongseon, dove la nostra Sofia ha dimostrato pazienza, capacità di condurre sempre lo sci, un bel mix di qualità e soprattutto consapevolezza, come a lei piace sottolineare. Siccome sta sciando bene anche la collega Federica Brignone, le due azzurre, a nostro avviso, hanno davanti un futuro molto interessante e sicuramente potranno lottare per la classifica generale di Coppa. Il dualismo, se gestito bene (il ct Guadagnini è perfettamente in grado di farlo) può aprire prospettive molto interessanti per l’Italia.
Il futuro è rosa: del resto questa doppietta «mi ha fatto sentire di nuovo bambina. Ho rivisto la Sofia che cominciava a sciare vicino a casa e che fantasticava: ecco, ce l’ho fatta! Però voglio che sia non un punto di arrivo ma di partenza per i prossimi “ics” anni. Devo abituarmi a questo standard, la fame resta tanta».