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Ginnastica: la Biles promette il monopolio, ma le azzurre...


I giornalisti della Gazzetta dello Sport hanno eletto senza troppe difficoltà l’atleta dell’anno: è Simone Biles, statunitense, 5 medaglie alle ultime Olimpiadi (di cui ben quattro oro). Negli ultimi tre anni la Biles ha vinto 10 medaglie mondiali, di cui la metà d’oro. Dall’agosto 2013 ha vinto tutte le gare all-around a cui ha partecipato. E ha ormai lasciato dietro di sé folle immense di fan.

È facile richiamarsi ai fenomeni di Bolt e di Phelps. Ma qui il caso è senz’altro diverso: per prima cosa perché si tratta di una donna – e scatta subito il richiamo alla Comaneci, la quale ha apprezzato in modo entusiastico la Biles con queste parole: «È una campionessa olimpica incredibile e io sono una sua tifosa, a questo punto solo il tempo potrà dire se diventerà anche la più grande di sempre». E poi il “tempo” di cui parla l’ex-campionessa è tutto sommato abbastanza vicino. A ottobre si disputeranno i mondiali a Montreal e la Biles farà di tutto per incoronarsi nella città che consacrò la Comaneci nel 1976.

Poche ma significative le indiscrezioni sulla Biles. Cresciuta da un nonno che l’ha protetta, insieme ad una sua sorella, da una madre che abusava di alcool, la campionessa statunitense, classe ’97, ha la strada spianata anche per le prossime Olimpiadi previste per Tokyo nel 2020.

Ben diversa la preparazione dell’evento da parte del vivaio italiano. La sconfitta olimpica dell’estate scorsa, infatti, non ha fatto desistere dal percorso intrapreso, volto a eseguire esercizi complessi, a rischio – come si è verificato – di sbagliare.

Un vero e proprio “change of mind” che è indizio di una mentalità sicuramente forte, magari prossimamente (speriamo non troppo in là) anche vincente.

Le cosiddette “ragazzine del 2003” sapranno certamente dimostrare di essere cresciute per l’estate di Tokyo: sono Giorgia Villa, le gemelle D’Amato, Elisa Iorio, Martina Maggio e Martina Basile (le ultime due 2001 ormai diventate seniores).

Per la veterana Vanessa Ferrari si sentono rumors di una sua possibile pausa volta al recupero delle energie, un po’  sul modello americano. Sicuramente l’atletica è una specialità in cui i “nervi” contano, oltre ai muscoli.

Da non sottovalutare Carlotta Ferlito ed Erika Fasana, potrebbero regalare sorprese. Il resto della rosa si compone, infine, di Elisa Meneghini, Martina Rizzelli, Enus Mariani, Lara Mori, Tea Ugrin. Come inizio, vista la massiccia composizione del team, c’è solo da fare i migliori auguri alle nostre ragazze. Ormai sono più che sole speranze.

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