La candidatura della Figc infatti ha coinvolto la Federcalcio sammarinese. Ad annunciare la decisione è stato il presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin.

Per il Coni, indebolito dalla mancata assegnazione delle Olimpiadi a Roma, si tratta di una vittoria, ottenuta tramite la Figc una piccola vittoria, anche se c'era da scommetterci: con l’under 21 di calcio più titolata d’Europa era difficile non avere la soddisfazione di vedere disputare su quattro campi italiani (Bologna, Cesena, Reggio Emilia e Udine) ed a San Marino il prossimo europeo giovanile, previsto per il 2019.

Il torneo coinvolgerà 12 nazionali e consentirà l’accesso ai giochi olimpici di Tokyo 2020. La notizia è stata diramata il 9 dicembre dal comitato Uefa riunito a Nyon. Per Tavecchio una vittoria significativa, che ha commentato così: «Si tratta di un risultato storico, perché in Italia non li abbiamo mai organizzati pur essendo la Nazionale con più vittorie in assoluto: portiamo nel nostro Paese un altro grande evento che genererà diverse opportunità, in particolare nelle zone interessate dalle gare».

È indubbio che gli ultimi passi nell’organizzazione di grandi eventi siano stati di successo: a Torino nel 2014 si sono disputati i finali di Europa League, a Milano nel 2016 quelli di Champions League (senza dire di quelli femminili, nello stesso anno, a Reggio Emilia).

E per l’Euro 2020 sono previste tre gare eliminatorie più un quarto di finale a Roma. Sempre con le parole di Tavecchio: “La candidatura è frutto di un grande e qualificato lavoro di squadra, sia a livello politico dei vertici della Figc sia sotto il profilo organizzativo da parte di uno staff giovane composto da tutte risorse interne alla Federazione, cui va il mio ringraziamento”.

Su questo commento a caldo, tuttavia, permane l’ombra delle Olimpiadi rifiutate per Roma. Il che aiuta pure a capire meglio la voracità di Tavecchio nel fare assegnare alla restante parte d’Italia un evento che sicuramente verrà organizzato bene, secondo tradizioni consolidate.