4 gennaio 2016 - Rio 2016, un tricolore per cinque (o sei?)
Chi sarà il portabandiera azzurro ai Giochi di Rio? Il ventaglio degli attuali pretendenti sembra ormai ristretto a 5 fantastici atleti che in qualche modo hanno scritto pagine indimenticabili dello sport azzurro: in ordine alfabetico potrebbe trattarsi di Tania Cagnotto, Aldo Montano, Federica Pellegrini, Giovanni Pellielo, Clemente Russo. E se poi la spuntasse Vanessa Ferrari?
Si tratta, come si vede, di atleti molto diversi tra loro; tutti sono già certi di partecipare ai Giochi (manca solo Montano, ma il toscano è a un passo dal centrare l'obiettivo) e, anche se non tutti hanno conquistato medaglie olimpiche, certamente possono vantare carriere strepitose.
La favorita sembra essere Federica Pellegrini. La regina del nuoto, oro a Pechino 2008, forse giunta alla sua ultima olimpiade, rifiutò 4 anni fa il tricolore non potendosi permettere di partecipare alla cerimonia (la sua prima gara si svolse infatti il mattino successivo). Anche per questo sembra avvantaggiata rispetto alla "concorrenza"; la Pellegrini, inoltre, vanta una componente mediatica che gli altri non hanno, ha una riconoscibilità internazionale, è davvero una delle più mature stelle dello sport italiano.
A livello mediatico la Pellegrini se la gioca con Aldo Montano e Tania Cagnotto. Il primo (oro ad Atene 2004) è molto conosciuto anche al di fuori del movimento sportivo ed è molto apprezzato dal pubblico femminile; una serie di infortuni ha un po' condizionato la sua carriera dal punto di vista dei risultati negli ultimi anni, ma questa potrebbe essere l'Olimpiade della definitiva consacrazione. Inoltre la scherma è, da sempre, forziere di medaglie per la nostra spedizione. Un punto a sfavore di Montano? Nel 2012, al posto della Pellegrini, fu l'immensa Valentina Vezzali a sventolare il tricolore: forse il Coni potrebbe decidere di cambiare disciplina.
Anche la bella Tania Cagnotto chiuderà la propria carriera a Rio. Pur vantando un palmares eccezionale, la tuffatrice azzurra non ha mai conquistato una medaglia olimpica; il doppio quarto posto di Londra deve essere riscattato e il primo pensiero di Tania sarà questo. Assegnarle il tricolore potrebbe essere un incentivo a compiere l'impresa e un premio, simbolico, al suo carattere e alla sua determinazione. Un'atleta che ha fatto del sacrificio e della determinazione il suo stile di vita.
Clemente Russo ha vinto due argenti olimpici e vola a Rio 2016 puntando la medaglia più preziosa. Anche il pugile di Marcianise è un volto universalmente riconosciuto, anche se il pugilato è una disciplina che nel corso dell'anno è raramente illuminata dai riflettori mediatici (ancor meno di nuoto e scherma).
L'outsider della rosa è un atleta strepitoso, infinito: si tratta di Giovanni Pellielo. A 45 anni suonati, più volte Campione del Mondo e vincitore di 2 argenti e 1 bronzo olimpico, non è mai riuscito a conquistare l'oro e a Rio spera di farcela una volta per tutte. Per "anzianità" il tiratore meriterebbe certamente l'onore di portare la bandiera, tuttavia è indubbio che dal punto di vista mediatico abbia meno carisma rispetto agli atleti che abbiamo appena elencato.
Chiudiamo la rassegna con un'atleta che sta superando le difficoltà legate alla forma fisica e che potrebbe rimontare i favori del Coni: stiamo parlando di Vanessa Ferrari. Il caporal maggiore dell'Esercito ha ottenuto il pass ai Mondiali di Glasgow, nonostante un infortunio al tendine d'Achille che sembra non voler smettere mai di assillarla; Vanessa ha partecipato solo alla fase preliminare delle gare, ma ha centrato comunque l'obiettivo; a 25 anni, sarà l'unica ginnasta italiana ad aver preso parte partecipare a tre Olimpiadi, che per ora, purtroppo, non le hanno regalato nessuna medaglia.