23 novembre 2015 - Fifa, un nuovo corso è possibile
Il capo della commissione, Hans Joackim Eckert, aveva confermato che Platini sarà sottoposto a giudizio entro la fine di dicembre. Proprio come il presidente della Fifa Sepp Blatter, coinvolto con Platini nel caso del pagamento di due milioni di dollari effettuato nel 2011 dalla Fifa all'ex stella del calcio francese per delle consulenze fornite alla federazione internazionale una decina di anni prima.
«La camera di giudizio del comitato etico - si legge nella nota della Fifa -, presieduta da Hans-Joachim Eckert, ha sospeso in modo provvisorio il presidente Fifa Joseph Blatter, quello dell'Uefa e vice-presidente della Fifa Michel Platini ed il segretario generale della Federcalcio mondiale Jérôme Valcke (già sospeso dalla stessa Fifa) per 90 giorni. La durata della sospensione può essere estesa per un periodo aggiuntivo non superiore a 45 giorni. L'ex-vice presidente della Fifa Chung-Mong-joon è stato sospeso per sei anni ed ha ricevuto una multa di 100.000 franchi svizzeri (circa 90.000 euro ndr). Durante questo periodo è vietato loro esercitare qualsiasi attività collegata al calcio a livello nazionale ed internazionale. Le sospensioni entrano in vigore immediatamente».
Come si evince, il provvedimento ha per ora impedito a Platini di candidarsi alla successione di Blatter nelle elezioni del 26 febbraio prossimo ma il rischio, come ha confermato l'avvocato D'Ales, è quello di dover lasciare per sempre il mondo del calcio. Platini ha sempre rigettato le accuse di illecito, sostenendo di aver avuto un accordo verbale con Blatter per il pagamento delle sue spettanze.
«Io ho sempre agito con onestà - ha spiegato l'ex bianconero - con coraggio e franchezza, perché penso sia mio dovere morale. Se le intenzioni attribuite alla camera di indagine della Commissione etica della Fifa dovessero essere confermate, io continuerò a fare tutto il necessario affinché venga accertata la verità: non ho alcun dubbio sulla mia volontà a perseguire con forza questo obiettivo. Torneranno tempi della giustizia serena, indipendente e imparziale atta a fare luce sui fatti che hanno portato all'apertura del procedimento da parte del Comitato etico».
In ogni caso, la situazione della Fifa sta diventando particolarmente critica. Il comitato esecutivo discuterà, nel meeting che si terrà a Zurigo il 2 e il 3 dicembre, le proposte di riforma che dovrebbero cambiare il volto dell'organizzazione; Francois Cannard, presidente del comitato di riforma, propone cambiamenti ad ampio raggio in materia di governance, tra cui un limite di età di 74 anni per i dirigenti, un limite di 12 anni ai mandati presidenziali e la pubblicazione del compenso annuo per gli alti funzionari. Tutte le proposte, per trovare attuazione, hanno bisogno dell'approvazione del congresso straordinario della Fifa che si terrà il 26 febbraio del 2016 per l'elezione del successore del presidente Joseph Blatter.
Ecco, a questo punto, chi sono i 5 candidati rimasti in lizza:
Ali Bin Al Hussein - principe giordano, 39 anni, ha sfidato Blatter alle ultime elezioni fifa dello scorso maggio vinte dal dirigente svizzero prima di essere travolto dallo scandalo corruzione. Al primo turno aveva ottenuto 73 preferenze, poi si è ritirato.
Tokyo Sexwale - Sudafricano, 62 anni, è un imprenditore nei settori minerari ed energetico, ed un politico attivista per i diritti umani. Ha combattuto contro l'apartheid ed è stato compagno di cella di Nelson Mandela. Il suo patrimonio è stimato in 200 milioni di dollari. Recentemente ha definito un incubo l'attuale situazione della fifa, «la più grande organizzazione criminale al mondo».
Salman Bin Ibrahim al Khalifa - Sceicco del bahrain, 49 anni, è membro della famiglia reale del golfo e attuale presidente della confederazione calcistica asiatica. Parte da favorito, anche se è stato spesso sotto attacco da varie associazioni umanitarie. Nel 2011, quando era presidente della federcalcio, fu accusato di aver schedato giocatori e dirigenti coinvolti nelle proteste democratiche per i diritti umani. Al khalifa ha anticipato che se sarà eletto presidente fifa rinuncerà a ogni stipendio e si è detto favorevole a un limite di tre mandati, con un tetto massimo di 12 anni, per i futuri numeri uno della federazione internazionale.
Gianni Infantino - Avvocato italo-svizzero, 45 anni, è segretario generale della uefa dal 2009. Rappresenta il probabile successore (seppur provvisorio) della Uefa nel caso di una condanna di Platini. È padre di quattro figli e parla fluentemente cinque lingue tra cui l'italiano, essendo di origini calabresi.
Jerome Champagne - Francese, 57 anni, ha lavorato nella fifa dal 1999 al 2010. Direttore delle relazioni internazionali e vicesegretario generale della fifa. Aveva già provato a candidarsi alle elezioni dello scorso maggio, senza però riuscire ad ottenere il sostegno di cinque federazioni.