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Materiale Didattico

1996 - 2012


Atlanta 1996

I Giochi del Centenario si tennero nella capitale della Coca-Cola e non, come sarebbe stato lecito aspettarsi, ad Atene: i finanziamenti provenienti dalla potentissima multinazionale delle bibite, uniti alle somme favolose pagate dalla Nbc per i diritti televisivi, furono il motore dei Giochi. La città costruì ex novo quasi tutti gli impianti, con un costo complessivo attorno ai 500 milioni di dollari; alcuni, come il bacino di canottaggio o l’area degli sport equestri, dislocato anche a 2 ore di macchina dalla città. I Giochi di Atlanta (che si svolsero dal 19 luglio al 4 agosto), la più grande manifestazione sportiva vista fino ad allora, con 197 paesi rappresentati (tutti quelli iscritti al CIO), tecnologie avanzatissime, collegamenti televisivi con tutti i campi di gara, anche quelli dove si svolgevano le prove di sport cosiddetti minori. 10.778 il numero totale di atleti in gara, per 30 sport totali, tra cui le novità del beach volley e del softball. Gli americani vinsero 101 delle 271 medaglie in palio, di cui 44 d’oro. Tra essi brillarono senza dubbio Michael Johnson, che, frantumando il record di Mennea, stabilì un incredibile 19”32 nei «200 m» e Carl Lewis, quarto oro in quattro Olimpiadi (eguagliò l’impresa di Al Oerter) nel «salto in lungo». L’Italia, con una squadra di 345 elementi (103 donne), ottenne un bottino di 35 medaglie (13 ori), piazzandosi sesta nella classifica generale. Tutti ricordano il trionfo di Jury Chechi agli «anelli», l’oro di Paola Pezzo con la mountain-bike, i successi nel ciclismo (Silvio Martinello nella corsa a punti, Andrea Collinelli nell’inseguimento individuale maschile, Antonella Bellutti nell’inseguimento individuale femminile), nella scherma (Alessandro Puccini nel fioretto individuale, Cuomo, Mazzoni, Randazzo nella spada a squadre maschile, Vezzali, Trillini, Bortolozzi, Borella nel fioretto a squadre femminile) e nella canoa (Antonio Rossi nel K1 500 m, Antonio Rossi e Daniele Scarpa nel K2 1000 m).

 

Sydney 2000

L’edizione dei Giochi di Sydney (15 settembre – 1 ottobre) fu un’edizione indimenticabile: impianti avveniristici, realizzati con largo anticipi rispetto all’inizio delle gare, rigorosa tutela dell’ambiente, ottima ospitalità della città australiana, enorme successo di pubblico (6 milioni e 700 mila biglietti venduti). In gara 10651 atleti (di cui 4069 donne e 6582 uomini) provenienti da 199 nazioni diverse, impegnati in 28 sport e 300 discipline. E ancora 10.000 tedofori, 120.000 volontari tra addetti alla sicurezza e impiegati, 15.000 accreditati dai media, 9000 operatori televisivi. Le gare si protrassero dal 15 settembre al primo di ottobre. Gli USA (39 ori) precedettero Russia (32) e Cina (28), mentre l’Australia si piazzò al quarto posto. Doppietta d’oro per Maurice Green, «100 m» e «4 X 100», tripletta per Marion Jones, «100», «200 m» e «staffetta 4 X 100». L’Italia, trascinata da Rosolino e Fioravanti nel nuoto, Rossi e Bonomi del K2, Maddaloni nel Judo, Sensini alla vela e dal fioretto femminile, nonostante le delusioni negli sport di squadra, ottenne 13 ori, 8 argenti, 13 bronzi.  

Come da pronostico, mattatori del medagliere furono gli Stati Uniti con 97 medaglie (39 d’oro, 25 d’argento e 33 di bronzo), seguiti da Russia con 88 medaglie (32 d’oro, 28 d’argento e 28 di bronzo) e Cina con 59 (28 d’oro, 16 d’argento e 15 di bronzo). Ottima la prova di Australia, quarta con 58 medaglie (16 d’oro, 25 d’argento e 17 di bronzo) e Francia (sesta con 13 ori, 14 argenti e 11 bronzi). Le Olimpiadi di Sydney saranno anche ricordate per le polemiche sul doping. I controlli rigidissimi e costanti (in totale 3600 test effettuati), se da una parte assicurarono la regolarità delle prestazioni degli atleti, d’altro canto misero a nudo lo stato di malessere dello sport, con il ritiro di ben 5 medaglie. 
 
Atene 2004


Alla XXVIII edizione dei giochi, disputata dal 13 al 29 agosto, hanno partecipato 10.500 atleti con 5.500 accompagnatori al seguito. 201 le nazioni presenti e 28 gli sport complessivi, disputati all’interno dei 33 impianti di gara. 45.000 i volontari che hanno collaborato nell’organizzazione, e 21.500 i giornalisti accreditati. 4 miliardi i telespettatori previsti e 5.300.000 i biglietti disponibili. 45.000 gli uomini della sicurezza impegnati a sorvegliare sui Giochi, fra loro poliziotti, militari, vigili del fuoco ecc. La classifica generale è stata vinta dagli Stati Uniti (35 ori, 39 argenti e 29 bronzi), seguita dalla Cina (32, 17, 14) e dalla Russia (27, 27, 38). 

L’Italia conferma un buon momento complessivo per lo sport classificandosi ottava e conquistando 10 medaglie d’oro, 11 d’argento e 11 di bronzo. Questi gli atleti italiani premiati con la medaglia più ambita: Paolo Bettini (ciclismo su strada), Aldo Montano (sciabola), Valentina Vezzali (fioretto), Marco Galiazzo (tiro con l’arco), Ivano Brugnetti (marcia 20 km), Andrea Benelli (skeet), Igor Cassina (sbarra), Cassarà, Sanzo, Vanni (fioretto a squadre), pallanuoto femminile, Stefano Baldini (maratona).

Pechino 2008
I Giochi della XXIX Olimpiade sono stati assegnati a Pechino il 13 luglio 2001; la capitale cinese fu preferita alle città di Toronto, Parigi, Istanbul e Osaka. Precedute da polemiche infinite, relative soprattutto a questioni di sicurezza, diritti civili, sfruttamento dei lavoratori e ritardi annessi, inquinamento e censura, i Giochi di Pechino saranno ricordati per il grande spettacolo offerto dagli organizzatori e per le imprese di due magnifici protagonisti, Usain Bolt - record man dell’atletica leggera - e Michael Phelps - strepitoso vincitore di 8 medaglie nel nuoto. Nel medagliere i padroni di casa si sono imposti conquistando il primo posto (100 medaglie - 51 d’oro), davanti agli USA (110 medaglie - 36 d’oro) e alla Russia (72 medaglie - 23 d’oro).
Il bottino azzurro conta al termine dei Giochi 8 medaglie d’oro, 10 d’argento e 10 di bronzo; l’oro è stato conquistato da Roberto Cammarelle (Pugilato), Alex Schwazer (marcia 50 km - foto a destra), Andrea Minguzzi (Lotta Greco-Romana), Chiara Cainero (Tiro a Volo, Skeet), Federica Pellegrini (Nuoto, 200 sl), Valentina Vezzali (Scherma, fioretto), Giulia Quintavalle (Judo), Matteo Tagliariol (Scherma, spada).

Londra 2012

Un'Olimpiade di enorme successo per gli inglesi, sia dal punto di vista sportivo, sia da quello economico, tenendo conto che Londra è stata attraversata, nelle due settimane di eventi, da oltre 7 milioni di turisti. Per i Giochi Olimpici e Paraolimpici del 2012 sono state utilizzate nuove sedi, strutture già esistenti e storiche, nonché strutture temporanee, alcune delle quali in luoghi molto noti come Hyde Park e Horse Guards Parade. La maggior parte degli spazi era stata collocata in tre zone all'interno della Greater London, anche se per alcune discipline sono state allestite sedi esterne, come il Weymouth and Portland National Sailing Academy sulla Isle of Portland, nel Dorset, (gare di vela), a circa 200 km a sud-ovest del Parco Olimpico. Le partite di calcio sono state giocate presso diversi stadi in tutto il Regno Unito.

L'Italia ha chiuso con l'importante bottino di 28 medaglie, di cui 8 d'oro. Il primo a salire sul podio è stato Luca Tesconi, argento nel tiro il 28 luglio; l'ultimo sigillo è giunto con l'argento del Settebello,  sconfitto in finale dalla Croazia il 12 agosto. In testa nel medagliere gli Stati Uniti, a quota 104 medaglie totali (46 ori, 29 argenti, 29 bronzi); seconda la Cina a 87 medaglie (38 ori, 27 argenti, 22 bronzi); terza la Gran Bretagna con 65 medaglie totali (29 ori, 17 argenti, 19 bronzi). L'Italia chiude in 8.a posizione con 28 medaglie (8 ori, 9 argenti, 11 bronzi): quarto posto per la Russia, quinta la Corea, sesta la Germania, settima la Francia. Per i nostri colori la grande delusione di Alex Schwazer, uno dei nomi più illustri della squadra di atletica, campione olimpico della marcia: il Coni lo ha escluso ancora prima che sbarcasse a Londra, dopo che l'agenzia antidoping mondiale lo aveva trovato positivo all'Epo.

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