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Materiale Didattico

19 ottobre 2015. Roma 2024, sogni ed opportunità


Intervenendo ad un convegno per gli studenti riuniti nell’Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università Tor Vergata di Roma, dove ha ricevuto dal rettore Giuseppe Novelli il titolo di distinguished professor in Scienze motorie, il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha parlato delle opportunità economiche e lavorative che giungerebbero qualora Roma fosse scelta ad ospitare i Giochi del 2014. Ben 170.000 sarebbero i posti di lavoro che si verrebbero a creare. 
«C'è una nuova generazione di ragazzi che chiede di trovare lavoro nello sport. Nei prossimi anni ci sostituiremo sempre più ad altri settori nella capacità di creare occupazione: per Roma 2024 potranno essere coinvolte 170.000 persone che genereranno tra 1,5 e 2 punti di Pil (prodotto interno lordo): molti saranno manovalanza ma c’è anche una cabina di regia estremamente qualificata - ha aggiunto, 10-15mila persone avranno poi l’indeterminazione nel ruolo professionale perché poi gli impianti dovranno essere gestiti». 
Ma Roma riuscirà nell'intento? Il numero uno del Coni è ottimista: «Abbiamo un grande presidente della Repubblica totalmente a sostegno, con entusiasmo, un governo, come non credo sia mai successo, totalmente a favore, un comitato olimpico con la credibilità che forse non ha un altro paese. E un comitato promotore presieduto da Montezemolo». L'obiettivo, quindi resta uno solo: convincere a settembre 2017 gli 83 soggetti che dovranno giudicare la bontà del progetto.
Come sappiamo, la candidatura olimpica di Roma, non punterà su grandi cifre, ma potrà essere definita low cost; tuttavia, assicura il comitato, le principali aziende italiane, conosciute nel mondo, vorranno essere al fianco di Roma in questa avventura. Roma punterà tutto su «idee, credibilità, simpatia, considerazione internazionale e la bellezza della città». 
In tal senso è già iniziato un cruciale lavoro di lobby: attualmente i membri Cio sono 102, ma 19 di essi (fra questi Batter) non voteranno perché il loro mandato nel frattempo sarà scaduto. Altri membri arriveranno e il Coni sta già monitorando la situazione anche perché tutti sanno che a volte per vincere non basta avere il progetto migliore, ma occorre conoscere a fondo i soggetti da convincere: «La storia insegna che i migliori candidati non ce l'hanno fatta quasi mai: Madrid è stata bocciata per tre volte consecutive, Istanbul (addirittura 5 ), Doha (2), l'Havana, Berlino, la stessa Roma (edizione 2004), Parigi per tre volte negli ultimi 20 anni, gli Usa hanno stabilito un record negativo, prima Olimpiade assegnata e "restituita". Denver (Colorado) infatti rinunciò ad organizzare i Giochi invernali 1976, che il Cio diede a Innsbruck che li aveva già organizzato 12 anni prima. Un fatto clamoroso».
Per quanto riguarda gli avversari, Boston va temuta fino a un certo punto: il fatto che ci sia una parte della popolazione contraria ai Giochi ha stupito, e non poco, molti membri CIO. Di Amburgo si parla poco: ha battuto Berlino, ma, come a Boston, avrà bisogno di un referendum popolare (come impongono le leggi tedesche) per poter prendere davvero parte alla corsa. Roma non è tenuta ad alcun sondaggio ma forse lo farà più avanti, probabilmente dopo aver realizzato il primo dossier. Di Parigi e Los Angeles si sa ancora poco, ma di certo saranno le rivali più temibili.
A proposito del dossier ecco le prime rivelazioni. Ci saranno tre poli olimpici principali: il Foro Italico con atletica e nuoto (il tennis si sposterà verso Fiumicino); Tor Vergata, dove nascerebbe il Villaggio Olimpico (15.000 posti), il velodromo (fisso) e il Palazzo dello sport (per volley e basket); infine la Fiera di Roma, dove si potranno costruire strutture amovibili per scherma, judo, boxe, ecc., e magari un parco acquatico per canottaggio, canoa, e le varie discipline più "verdi". Non mancheranno le suggestioni: le premiazioni si svolgeranno sui luoghi di gara, come vuole il Cio, ma la sera, dentro al Colosseo, saranno replicate. Il beach volley si giocherà al Circo Massimo, l'arrivo del ciclismo avverrà ai Fori Imperiali, quello della maratona all'Arco di Costantino ma con passaggi anche davanti a piazza San Pietro, la Sinagoga, la Moschea.
Un progetto che punta a fondere arte, cultura, sport, a 360 gradi. Ovviamente i timori ci sono e chissà se il Cio ha seguito le vicende che hanno portato alle dimissioni del sindaco Marino; chissà se il Cio conosce gli scandali di Mafia Capitale; chissà se il Cio vorrà dare fiducia ad una città, ad un Paese, che deve puntare finalmente e definitivamente sull'onestà e sulle proprie radici storiche e culturali, presentando un progetto che ci potrebbe davvero proiettare verso un futuro migliore.

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