13 luglio 2014. Atletica, segnali di ripresa dagli Under 23
L’Italia non ha sfigurato agli Europei U23 di atletica leggera, ottenendo il settimo posto nel medagliere e il quinto nella classifica a punti (25 piazzamenti tra gli otto, record assoluto), otto medaglie di cui due d’oro. Numeri che fanno ben sperare, anche se è bene frenare gli entusiasmi, memori di tante delusioni passate.
L'evento, come al solito passato praticamente inosservato da parte della maggior parte dei media, ha un'importanza cruciale nella crescita e nell'affermazione dei talenti azzurri in discipline in cui, da anni ormai, stentiamo a trovare vittorie o affermazioni. Non è un caso, infatti, che gli azzurri abbiano in passato mostrato ottime potenzialità agli UnderX e poi si siano completamente persi di vista. Un patrimonio che viene spesso e volentieri sprecato per svariati motivi.
La principale promessa azzurra in questo momento è senza dubbio a livello internazionale il nome della friulana è ampiamente conosciuto, ha già scavalcato i due metri, è davvero giunto il momento di fare il grande salto, in tutti i sensi.
C'è poi Giovanni Galbieri: 10.20 in semifinale, ma ventoso), deve essere un trampolino di lancio: perché il tempo è buono, ma ovviamente troppo lontano per poter sperare di ritagliarsi uno spazio, soprattutto a livelli mondiale.
Bene anche Lorenzo Perini, argento sugli ostacoli, bene i fondisti Rachik, Zoghlami, Abdikadar: giovani con origini africane che si stanno mettendo in luce, sperando che in futuro possano battagliare con i big della disciplina, quantomeno a livello europeo. Interessante Eugenio Melloni nel salto in alto, che si insidia in una specialità dove l’Italia si sta togliendo belle soddisfazioni con Tamberi, Fassinotti e Chesani: un giovane alle loro spalle da non sprecare.