07/01/2015 - Atletica
La rivincita di Alex Schwazer? In coppia con Sandro Donati, ora suo tecnico e quasi-padre, attualmente consulente della Wada, l'agenzia mondiale antidoping, Alex sta facendo progressi incredibili ed è l'atleta più controllato del mondo.
L'altoatesino si rende disponibile ad ogni controllo a sorpresa, giorno e notte. A chiamarlo per una quindicina di test di ogni tipo il professor Ronci, ematologo dell'Ospedale S. Giovanni Addolorata; ma ovviamente i test a sorpresa arrivano anche dalla Iaaf, la federazione internazionale; l'ultimo all'alba di Capodanno. I test li paga lo stesso Schwazer.
Parlando di prestazioni, quelle di Schwazer sembrano incredibili. Sotto Natale, riporta Repubblica.it, «Schwazer ha percorso 40 chilometri in poco più di tre ore ad una velocità che non sarebbe facile tenere neppure di corsa per un atleta di medio calibro. L'altro giorno, maschera per misurare il consumo di ossigeno sul volto, ha coperto per quattro volte i 5000 metri a ritmi crescenti: da 13,3 a circa 15 km all'ora. È un passo da primi 5 al mondo». Dopo l'allenamento "assume" pane, pasta e broccoli.
Secondo i dati di Donati, i numeri di Schwazer lasciano spazio a miglioramento. La riscossa di Schwazer è dietro l'angolo e, potrebbe rappresentare la disfatta di un intero sistema: quello rappresentato da tecnici incompetenti, da medici delinquenti e, ovviamente da atleti che fanno del doping la propria religione.
Ad aprile Schwazer avrà finito di scontare la sua giustissta pena. Poi, forse, si prenderà la sua rivicita.