Sport per l'Ucraina
Il mondo dello sport prende sempre più le distanze dalla Russia, dopo la drammatica aggressione militare iniziata nei giorni scorsi e tutt'ora in corso. Dal calcio, al judo, dagli sport invernali, al tennis, da giorni è un continuo prendere posizione contro la politica del presidente Vladimir Putin.
La Federazione Internazionale di Judo lo ha infatti privato della presidenza onoraria, e anche il calcio si è dimostrato unito contro la guerra: dopo la presa di posizione della Uefa che ha tolto la finale di Champions League a San Pietroburgo, è arrivata quella di Polonia e Svezia che hanno annunciato di non voler giocare contro la Russia nei playoff per i Mondiali in Qatar.
La Repubblica Ceca, raccogliendo l'invito lanciato da Pavel Nedved, ha incaricato il suo Presidente Fousek "di negoziare con Uefa e Fifa sulla decisione del Comitato Esecutivo di non giocare una possibile partita contro la Russia".
In Inghilterra, il proprietario del Chelsea Roman Abramovich ha annunciato la clamorosa decisione di lasciare la guida del club.
Hanno fatto il giro del mondo, poi, le immagini dell'abbraccio tra Zinchenko e Mykolenko prima della partita tra Manchester City ed Everton.
Anche lo sport italiano si sta mobilitando al fianco del popolo ucraino. Il presidente della Federnuoto Paolo Barelli ha incontrato Yaroslav Melnyk, Ambasciatore d'Ucraina a Roma, e ha annunciato che "siamo pronti ad ospitare al centro federale di Ostia i nuotatori ucraini che a causa della guerra sono impossibilitati a proseguire le attività di preparazione in vista degli impegni internazionali".
Infine hanno commosso Napoli le immagini di Sofiia Yaremchuk (Esercito) atleta con doppia cittadinanza italiana e ucraina, arrivata al traguardo della mezza maratona nel capoluogo campano con la bandiera del suo Paese d’origine come segno di vicinanza nelle giornate più dure del conflitto con la Russia.