Quando parliamo di crescita e apprendimento, una delle intuizioni più feconde del pensiero pedagogico del Novecento è certamente quella di Lev S. Vygotskij: la zona di sviluppo potenziale (o zona di sviluppo prossimale, ZSP). Ma che cosa significa davvero questa espressione? E, soprattutto, quali implicazioni concrete ha per l’insegnamento quotidiano?

Nell’articolo dopo una prima definizione di zona di sviluppo potenziale definita da Vygotskij, ci si sofferma sulla validità dell’esperire con, cioè di quei momenti didattici in cui l’aiuto fa emergere il potenziale di ciascun alunno.

Tale aspetto sottolinea da un lato la professionalità del docente che vede anche ciò che non c’è e dall’altra l’importanza di creare ambienti di apprendimento che possano condurre alla massima espressione di ciò che siamo.