24/08/2016 - Doping
Paralimpiadi di Rio de Janeiro vietate agli atleti paralimpici russi. Il Tas ha deciso e la sentenza è di quelle che faranno discutere. La Russia, graziata per i Giochi appena conclusi, non potrà prendere parte alle Paralimpiadi in programma dal 7 al 18 settembre in Brasile. Il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna ha respinto il ricorso di Mosca contro l'Ipc, il Comitato paralimpico internazionale, che 16 giorni fa, forte delle ulteriori prove emerse dal rapporto McLaren sul doping di Stato, ha ufficializzato all'unanimità l'esclusione dai Giochi del Comitato paralimpico russo «con effetto immediato a causa dell'incapacità di adempiere alle proprie responsabilità associative e in particolare all'obbligo di rispettare il codice antidoping dell'Ipc e il codice mondiale antidoping, di cui è anche uno dei firmatari».
D'altro canto, secondo il Tas, la decisione dell'Ipc "è proporzionata ai fatti" e in più la Russia "non ha allegato alcuna prova che contraddica" quanto emerso nelle scorse settimane. L'Ipc ha deciso di spingersi là dove non è arrivato il Cio, che eccezion fatta per l'atletica, ha lasciato alle singole Federazioni russe la possibilità di scegliere i propri atleti ritenuti 'puliti' per le Olimpiadi di Rio. Secondo l'Ipc, invece, il rapporto McLaren proverebbe l'esistenza di un sistema russo così corrotto da non poter essere più ritenuto affidabile, con 35 casi positivi in discipline paralimpiche insabbiati in un arco temporale di 4 anni.