11/11/2016 - Sport e accoglienza
«Con l'area responsabilità sociale del Coni ci siamo impegnati in un progetto che mira a portare un'impiantistica sportiva nei campi di prima accoglienza per i ragazzi immigrati". Lo ha annunciato il presidente del Coni Giovanni Malagò, in occasione della presentazione del bilancio di sostenibilità. Condotto con il ministero dell'Interno, il progetto vede il coinvolgimento di Sicilia, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna e Marche e prevede che, oltre alle strutture sportive da allestire all'interno dei Cara (Centri di accoglienza per richiedenti asilo), possano essere gli stessi immigrati ad essere indirizzati alle società sportive più vicine, con l'obiettivo di favorire l'integrazione con la comunità ospitante. «Il problema è che cosa questi ragazzi fanno durante il giorno - ha spiegato il numero 1 dello sport italiano - Se gli dai un campo di calcio o un'alternativa sportiva, c'è anche un elemento di risparmio sugli psicologi che devono curarli. Posso raccontare tante cose di applicazione in questo senso...».